Jannik Sinner non parteciperà a Sanremo ma farà il tifo da casa, scopriamo i suoi gusti musicali.

By Iole Di Cristofalo

Jannik Sinner
Australian Open 2024

Il motivo principale per cui Jannik Sinner non andrà a Sanremo

Jannik Sinner, nella conferenza stampa in Italia post vittoria Australian Open, ha spiegato non uno ma tanti motivi per cui non parteciperà a Sanremo. Le sue parole sono importanti perché esprimono lo stato d’animo con cui è rientrato, sì contento ma come tutti gli sportivi è impegnato a crescere e voler vincere nei prossimi tornei. Quindi, la prima risposta sul perché Jannik Sinner non parteciperà a Sanremo è questa: impegni sportivi, allenamento in campo ma anche mentale.

Nel declinare l’invito di Amadeus (non volevo metterti in imbarazzo), garbo e chiarezza da parte dell’atleta. Nulla contro la famosa kermesse musicale, infatti, ha detto che seguirà il Festival da casa facendo il tifo. Non sappiamo per quali cantanti o per quali ospiti, però conosciamo alcuni gusti per la musica internazionale, Lose Yourself di Eminem è la sua canzone preferita, da scoltare quando si avvicina una partita importante. We Are The Champions gli ricorda il Gran Premio Giovanissimi 2009, Bilder Him Kopf è una canzone del rapper berlinese Sido.

Un evento bello ma sto due giorni, forse non ci sarà la possibilità di seguire tutte le lunghissime serate musicali.. se dormirà sonno tranquilli per poi allenarsi il giorno dopo, potrebbe, scherzosamente, attirarsi l’invidia di Fiorello che sulle lunghe notti musicali ci ha sempre giocato. Da ricordare, il momento in cui Fiorello è in collegamento davanti ad Amadeus e Gianni Morandi che sventola una maglia azzurra.

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Di fatto, Jannik Sinner ha proprio chiarito che “quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare, non ci andrò”. Questo la ha detto ai giornalisti a Roma.

Non si può pensare nemmeno alle Olimpiadi 2024, i Giochi di Parigi

Entriamo nella testa di uno sportivo che ha una strada di successi da voler raggiungere e comunque se non sono vittorie sono set da superare, per questo tutti i grandi tennisti, partendo da Sinner parlano di allenamento in palestra per la parte muscolare, in campo per la parte tecnica e strategica e poi mentale come attitudine alla competizione, allo sport che è fatto di imprevisti, cadute e riprese, al senso dell’avversario.

Gentile signor Jannik Sinner, sarà Portabandiera a Parigi 2024? “Non ci sto pensando. Non ci sto pensando. Le Olimpiadi saranno un momento chiave per me, saranno la prima volta che le gioco. Ci sono tanti atleti, i migliori al mondo che non vedo di conoscere per prendere spunti positivi che mi possono aiutare. Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno, perché non ci sono ogni anno e sono contento di giocarli. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”.

Sulla residenza a Monaco, ecco che cosa ha detto

jannik sinner
Instagram

Jannik Sinner è al centro delle polemiche sulla residenza a Montecarlo, anche lì, risponde dando dei motivi sportivi. “Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco: la cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, strutture perfette, diverse palestre, campi buoni, mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato senza problemi”.

Ed infine, ecco alcuni dei tornei dove potrebbe giocare e le competizioni tennistiche sono tante, qualche appuntamento salta: ATP 500 Rotterdam (12-19 febbraio), Masters 1000 Indian Wells (6-17 marzo), Masters 1000 Miami (20-31 marzo). Che cosa comporta la partecipazione a questi tornei? Un programma fitto di allenamenti. Sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma non c’è solo un torneo, ce ne sono tanti. Abbiamo tante possibilità di fare bene, ma anche di fare male. Dobbiamo essere pronti ma contenti di questa situazione, questo traguardo è importante per me e il mio team”.

“Sarà molto importante la programmazione, abbiamo fatto molto bene lo scorso anno, il fisico ora è abbastanza buono ma so che devo migliorare quella parte lì, la forza ma anche la resistenza. Tanto lavoro in palestra. Posso servire un po’ meglio, fare un po’ tutto meglio ma ho lavorato bene sullo step mentale che abbiamo fatto su come affrontare certe partite e certi momenti ma c’è ancora lavoro da fare”.

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