Caso Giovanna Pedretti: tutte le indagini più importanti nei prossimi giorni.

By Iole Di Cristofalo

Giovanna Pedretti
Giovanna Pedretti nella pizzeria dove lavorava (Fonte: Google)

Giovanna Pedretti, chi era e perché è diventato un caso mediatico

Giovanna Pedretti, 59 anni, era la titolare della pizzeria “Le Vignole”, insieme al marito Aniello d’Avino. Il marito, gli amici e i dipendenti legati alla piccola pizzeria di Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi (Lombardia), si sono subito preoccupati dell’assenza anche di poche ore della donna.

Un personaggio diventato caso mediatico dopo un commento ad una recensione. A livello locale, Giovanna Pedretti, partecipava anche ad iniziative cittadine come la festa della birra e poi la solidarietà, “buoni sentimenti” espressi e visibili tri i post di Facebook.

Tanto impegno, tanto lavoro e una crescita graduale, l’attività di ristorazione Le Vignole è stata avviata nel 2014. I clienti abituali e quelli nuovi hanno lasciato delle recensioni, sono escluse le motivazioni economiche dalle ipotesi di causa di morte della donna. Il suicidio è nelle ipotesi degli inquirenti ma da escludere secondo i conoscenti che hanno anche raccontato come il fratello abbia avuto una morte tragica, “ma per Giovanna non si poteva proprio ipotizzare”.

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E tutto si collega al caos mediatico scatenato da un commento contro la discriminazione e che chiedeva educazione ai suoi clienti. “Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole“. Giovanna Pedretti è stata ricordata anche ricordando l’iniziativa della pizza sospesa e poi con il ringraziamento per aver difeso i disabili nel commento contro il posto discriminatorio.

La morte di Giovanna Pedretti: la macchina vicino al fiume, l’ipotesi tra suicidio e omicidio, le analisi scientifiche in arrivo

Il corpo di Giovanna Pedretti è stato trovato a pochi metri dalla sua vettura, una Fiat Panda posta sotto sequestro per indagini. La donna è uscita alle 4 di casa ed era attesa, come tutti i giorni, nella pizzeria. Già la scomparsa, denunciata dal marito, ha fatto clamore e poi la notizia della morte.

L’automobile è stata trovata nelle acque del Fiume Lambro, vicino a ponte di Viale dell’Autonomia a Sant’Angelo Lodigiano. Per ora gli inquirenti hanno solo il video della donna che esce dalla sua abitazione sopra il ristorante, le riprese sono state effettuate dalle telecamere di casa.

Tra gli aggiornamenti importanti di oggi i giorni in cui si terrà l’autopsia della donna, tra mercoledì e giovedì, presso l’Istituto di Medicina legale di Pavia. Giovanna è stata rinvenuta senza vita di pomeriggio, si dovranno ricostruire le ore che vanno dall’uscita di casa fino all’orario di decesso, che cosa è avvenuto in quelle ore. La procura ha disposto l’esame tossicologico, l’inchiesta al momento è a carico di ignoti e al momento l’ipotesi seguita è quella del suicidio. Gli inquirenti dovranno anche indagare sull’ipotesi di fake news.

Gogna mediatica, Lorenzo Biagiarelli e Selvaggia Lucarelli si difendono. Gli inquirenti analizzeranno anche pc e telefono

Il post che si lamentava della vicinanza di gay e disabili con la risposta della ristoratrice erano diventati caso politico, con l’attenzione e il plauso della ministra per le disabilità Alessandra Locatelli. Arriva anche l’attenzione di media e social.

Lorenzo Biagiarelli, influencer e chef, è stato tra i primi ad esternare dubbi sull’autenticità della recensione del presunto cliente che protestava per la presenza di gay e disabili ad un tavolo della pizzeria. Dopo la morte della donna però ha anche risposto alla seconda ondata social di odio e di critica, collegata alla morte della ristoratrice.

Gli inquirenti analizzeranno computer e telefono per stabilire se oltre ai commenti o alle risposte note e visibili sui social, la donna abbia ricevuto minacce o subito azioni offensive.

Lorenzo Biagiarelli è compagno di Selvaggia Lucarelli e insieme respingono le accuse di gogna mediatica, anche nell’aver dichiarato o sospettato sulla veridicità di recensione e commento di risposta, quello che ha portato sia al plauso ma anche al potenziale arrivo di hater. Selvaggia Lucarelli va più sul tecnico accusando il rilancio di notizie non verificate che portano un messaggio social a diventare prima pagina.

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