ChatGPT come pediatra è un fiasco totale!

By Luana Pacia

ChatGPT un pediatra? Ebbene sì, uno recente studio ha cercato di far indossare all’IA i panni di un medico pediatra per valutarne l’efficacia. I risultati sono stati interessanti, scopriamoli insieme!

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Hai sentito parlare di come l’Intelligenza Artificiale stia facendo incursioni nel campo della medicina? In effetti, ci sono novità interessanti, ma c’è anche una storia particolare su come ChatGPT, il bot di OpenAI, abbia affrontato un compito delicato: essere un pediatra virtuale. La ricerca ha rivelato alcuni dati sorprendenti su questa esperienza.

L’evoluzione di ChatGPT e di tutte le IA

Nel mondo in continua evoluzione dell’Intelligenza Artificiale applicata alla medicina, l’interesse per il coinvolgimento delle macchine nella diagnosi e nella cura dei pazienti è in costante crescita. Recentemente, un esperimento di notevole rilevanza condotto da JAMA Pediatrics ha gettato luce sulla capacità di ChatGPT nel trattare casi pediatrici, un compito che richiede una sensibilità e una comprensione particolari.

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In questo esperimento, il bot di OpenAI è stato sottoposto a un banco di prova composto da 100 casi pediatrici tratti da riviste mediche autorevoli, come JAMA Pediatrics e NEJM, relativi al periodo compreso tra il 2013 e il 2023. L’obiettivo era valutare quanto ChatGPT fosse in grado di affrontare e risolvere situazioni cliniche tipiche dei pazienti pediatrici. Tuttavia, i risultati ottenuti hanno sollevato interrogativi significativi sull’efficacia dell’IA in questo ambito specifico.

Il verdetto finale è stato sorprendente e, in un certo senso, deludente: solo un modesto 17% di precisione nelle risposte fornite da ChatGPT è stato riscontrato nell’analisi dei vari casi presi in considerazione. Questa percentuale indica che, su 100 casi, solo in 17 occasioni il bot ha fornito risposte considerate corrette, mentre in altre 72 si sono registrati errori, e in 11 casi, le risposte sono risultate troppo vaghe per essere considerate utili. Questi risultati, nonostante non possano considerarsi soddisfacenti, offrono spunti interessanti per ulteriori ricerche e sviluppi nell’ambito dell’IA in medicina.

La complessità delle patologie pediatriche, che spesso richiedono un approccio più empatico e comprensivo, potrebbe essere uno dei motivi alla base delle difficoltà incontrate da ChatGPT. Tuttavia, nonostante questi risultati poco soddisfacenti, gli esperti e i ricercatori non considerano questo un verdetto definitivo sull’utilizzo dell’IA in campo pediatrico.

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Il futuro delle IA e del loro sviluppo

Nonostante i risultati iniziali, c’è ottimismo sulle prospettive future di ChatGPT come supporto per i pediatri. Gli esperti ritengono che, attraverso un addestramento mirato e l’integrazione di conoscenze più dettagliate e specifiche, l’IA potrebbe adattarsi meglio alle complessità delle condizioni mediche infantili. Un’attenta selezione di dati provenienti da fonti scientifiche autorevoli e l’elaborazione di informazioni più approfondite potrebbero migliorare in modo significativo le capacità diagnostiche e terapeutiche di ChatGPT.

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La chiave potrebbe essere un addestramento più sofisticato, che vada oltre le informazioni disponibili online, focalizzandosi su un repertorio più ampio e accurato di dati clinici e scientifici. Alimentare l’IA con una gamma più ampia di informazioni potrebbe consentirle di formulare diagnosi più precise e trattamenti più adatti alle specifiche esigenze dei pazienti pediatrici. Questo processo richiederebbe un impegno continuo e una collaborazione stretta tra esperti medici e sviluppatori di IA per raggiungere risultati importanti e promettenti nel futuro.

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