Fondi del turismo
Abitate in un piccolo Comune? Forse è uno dei tanti borghi incantevoli dell’Italia che si sta desertificando per mancanza di attività economica e di opportunità. Sarebbe un peccato che rimanesse nascosto e sperduto. Noi, che vi abbiamo già parlato del progetto di vendita delle case a solo un euro per riqualificare alcuni paesi che si stanno spopolando, oggi vogliamo parlare dei fondi messi a disposizione da parte del Ministero del Turismo per i Comuni a vocazione turistica. L’obiettivo è quello di valorizzare e riqualificare i comuni poco popolati per renderli più accessibili e inclusivi.
La Normativa che prevede il finanziamento di progetti di valorizzazione
Con il Decreto interministeriale prot. n. 7726 del 14 aprile 2023 recante “Disposizioni applicative per le modalità di attuazione e di funzionamento del fondo istituito dall’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale” il Ministero ha dato attuazione a quanto previsto all’articolo 1, comma 607 della legge 29 dicembre 2022, n. 197.
Finalità del Fondo per i Comuni
l Fondo istituito dal Ministero mira a valorizzare i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) come comuni a vocazione turistica, che potranno presentare progetti per migliorare l’accessibilità al Comune, la mobilità al suo interno, la riqualifica urbana (vie, marciapiedi, ecc) e la sostenibilità ambientale.
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Gli interventi devono rientrare in uno di questi obiettivi:
- accrescere l’accessibilità e la fruizione dell’offerta turistica da parte di persone con disabilità;
- sostenere la creazione e lo sviluppo di nuovi itinerari e destinazioni turistiche, che valorizzino l’identità territoriale e la vitalità culturale dei piccoli comuni;
- riqualificare tramite infrastrutture gli ambienti urbani e le aree oggetto di dissesto idrogeologico ai fini della fruizione turistica dell’area;
- potenziare forme di mobilità sostenibile (es. ricoveri e/o depositi per biciclette; campeggi; turismo en plein air; turismo sulle vie d’acqua, marine, lacuali e fluviali e porti turistici);
- creare, produrre e diffondere gli spettacoli dal vivo e festival;
- promuovere e sviluppare il turismo locale del settore primario e delle attività artigianali tradizionali;
- ridurre l’impatto ambientale del turismo;
- incrementare la sostenibilità ambientale della destinazione turistica.
I fondi a disposizione e chi ne può beneficiare
Il Fondo sarà aperto nel triennio 2023-2025 e la dotazione complessiva è pari a 34 milioni di euro, di cui 10 sono destinati all’anno 2023 e 12 a ciascuno degli anni 2024 e 2025.
I beneficiari sono i Comuni, in forma singola o aggregata, che sono in possesso di due requisiti: la popolazione residente deve essere inferiore a 5.000 abitanti come da rilevazione ISTAT; deve essere un Comune a vocazione turistica come individuato dalla categorizzazione ISTAT.
La presentazione delle domande
I Comuni interessati al Fondo potranno presentare le domande tramite la piattaforma informatica del Ministero appositamente realizzata, a partire dal 17 luglio 2023.
La normativa di riferimento è:
Decreto interministeriale (prot. n. 7726) del 14 aprile 2023
Avviso pubblico del 7 giugno 2023, prot. con n. 11013/23
– Allegato 1 – Elenco dei Comuni che rispondono ai requisiti dell’Avviso
Daniela Santanchè: “valorizzare i gioielli d’Italia”
Il Ministro Daniela Santanchè, soddisfatta di avere dato attuazione alla disposizione prevista dalla Legge di bilancio, commenta: “Si tratta di una misura che offre la possibilità di valorizzare i gioielli nascosti della nostra bella Italia e di favorire quindi lo sviluppo di percorsi turistici diversificati che potranno anche dare un contributo importante in ottica di destagionalizzazione del turismo”.
Il Ministro Santanchè ha sempre dichiarato apertamente di volere introdurre ogni tipo di misura possibile per contribuire a destagionalizzare il turismo. Il ministro non approva la chiusura di strutture ricettive e locali di ristorazione durante alcuni periodi dell’anno, e ritiene che un turismo accessibile tutto l’anno gioverebbe a tutti: farebbe girare l’economia, attirerebbe turisti da diverse latitudini e l’offerta di lavoro sarebbe maggiormente qualificata.