La Questura degli orrori
Tanti casi mediatici (il più noto, quello di Stefano Cucchi) e tante condanne: in primis, popolari, ma anche da parte della Giustizia. Anche noi abbiamo parlato in Ultimedalweb qualche volta di pubblici ministeri condannati e di poliziotti inguaiati per abuso d’ufficio (il caso di Primavalle e quello più recente della trans picchiata a Milano) . Ma a quanto pare non serve parlarne, perché, nonostante la consapevolezza di commettere dei reati, ci sono ancora rappresentanti delle forze dell’ordine che aggrediscono e vessano coloro che, arrestati, si trovano in difficoltà, tradendo la loro funzione. Vi raccontiamo in questo articolo il gravissimo caso di abusi che si è verificato a Verona.
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I fatti che hanno portato 5 poliziotti agli arresti
Ieri, martedì 6 di giugno, 5 poliziotti (1 ispettore e 4 agenti di polizia) con servizio nelle Volanti della questura di Verona sono stati arrestati con l’accusa di comportamenti ‘gravemente lesivi della dignità delle persone’. Oltre al reato di tortura vengono contestati, a diverso titolo, anche quelli di lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio.
I poliziotti avrebbero sottoposto a botte e umiliazioni fondamentalmente migranti e senzatetto. Nelle intercettazioni si apprezza chiaramente la volontà di infliggere dolore fisico e psichico nelle vittime abusate. Il capobanda, un poliziotto di 24 anni, si sarebbe vantato addirittura con la sua fidanzata. Vi proponiamo alcuni spezzoni delle chat intercorse.
“Amò, mi ero messo il guanto, ho caricato una stecca, amò, bam, lui chiude gli occhi, di sasso per terra è andato a finire, è rimasto là… È svenuto… Minchia che pigna che gli ho dato (…) Ha iniziato a sbroccare… Vabbè, gli abbiamo tirato due tre schiaffi a testa ma così, giusto per… Allora si è buttato a terra, gli stavo per dare un calcio, però… L’ho messo in piedi… Ho fatto sinistro destro, pam pam… Il collega fa “no, grande Ale”… Si è spento, l’ho portato dentro la cella, ho preso lo spray e gliel’ho spruzzato tutto sulla faccia“.
Una delle vittime, di nome Nicolae ha raccontato in un’intervista video rilasciata a “Mattino di Padova” che sarebbe stato “buttato” nella sua pipì. L’uomo sarebbe stato arrestato e, una volta in Questura, avrebbe chiesto di andare in bagno; i poliziotti gli avrebbero negato il permesso e lui, non potendo contenersi, avrebbe urinato negli uffici. Un agente lo avrebbe poi scandagliato contro la sua stessa pipì.
La delicata investigazione del Corpo di polizia e i provvedimenti adottati
Le accuse si riferiscono a episodi verificatisi tra luglio 2022 e marzo 2023. La Polizia ha condotto una delicata operazione durata otto lunghi mesi. Un lavoro duro. Gli agenti della squadra mobile di Verona hanno indagato in silenzio, con l’ausilio di registratori e videocamere, sui loro colleghi che, almeno in sette occasioni avrebbero commesso reati anziché prevenirli, come avrebbero dovuto.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, il Gip Livia Magri ha precisato che “la richiesta del pubblico ministero ha riguardato anche altri indagati e altri capi di imputazione provvisoria, rispetto ai quali è stata avanzata richiesta di misure cautelari interdittive“. Il Questore di Verona, Roberto Massucci, nel frattempo aveva già disposto la rimozione dagli incarichi di 23 agenti che, anche se non avevano preso parte alle violenze, avrebbero potuto almeno denunciarle anziché starsene passivamente a “guardare”. I poliziotti sono stati trasferiti ad incarichi burocratici. Il web protesta e chiede la sospensione e sanzioni adeguate. Ora la Giustizia deve seguire il proprio corso.
Roberto Masucci
Le reazioni del mondo della politica
Ilaria Cucchi, Alleanza Verdi e Sinistra
Il Corriere riporta le parole della senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi (sorella di Stefano Cucchi), che parla di un “vero e proprio sistema per coprire responsabilità e allontanare sospetti. È necessario introdurre nella nostra normativa il codice identificativo per il personale delle forze di polizia e le bodycam da apporre sui caschi o sulle divise con l’obiettivo di filmare le eventuali violazioni dei diritti. Un mezzo non solo per scoprire eventuali responsabilità, ma soprattutto una tutela per le forze dell’ordine stesse“.
Elly Schlein, Segretario Pd
“Sono atti terribili e intollerabili quelli che emergono dall’inchiesta di Verona su torture e violenze da parte di agenti della squadra Mobile della Questura ai danni di persone fermate per accertamenti, ancor più odiosi se aggravati da odio razzista. Comportamenti sui quali va fatta subito piena luce per fare giustizia per le vittime di questa violenza ingiustificata“.
Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd
“Il ministro dell’Interno, nel rispetto dell’azione della magistratura, deve intervenire per far luce sui fatti di una gravità inaudita accaduti a Verona. Se questi fossero confermati, avremmo indagati colpevoli di avere tradito la propria funzione e il rapporto fra cittadino e forze dell’ordine”
Ivan Scalfarotto, senatore di Azione-Italia Viva
“I fatti su cui si indaga a Verona sono gravissimi, e i particolari agghiaccianti emersi nelle ultime ore hanno scosso l’opinione pubblica. Per questo, al di là delle responsabilità individuali che saranno accertate dalle sentenze di merito, riteniamo necessario che il ministro dell’Interno Piantedosi venga al più presto in Aula a riferire“.