Fuga di Artem Uss, indagine su giudici a Milano
Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha disposto accertamenti nei confronti dei magistrati di Milano in relazione alla fuga di Artem Uss, il cittadino russo accusato di spionaggio e che è evaso dagli arresti domiciliari il 22 marzo scorso. In particolare, deve essere rivista la decisione da parte dei magistrati di sostituire la misura della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari che prevedeva la scelta del braccialetto elettronico prima di dare corso all’estradizione del cittadino russo negli Stati Uniti. Il ministro Nordio vorrebbe capire perché, nonostante i pericoli di fuga di Artem Uss fossero concreti, gli fosse stato concesso il beneficio dei domiciliari e non fossero stati disposti adeguati controlli attorno alla sua abitazione.
Uss sarebbe riuscito a lasciare la sua abitazione di Basiglio cambiando auto e con documenti falsi. Attraversando il confine con la Slovenia sarebbe arrivato in Serbia, da dove avrebbe preso un volo per la Russia. Il 40enne è figlio del governatore di Krasnoyarsk, personaggio molto vicino a Putin.
Artem Uss era stato arrestato il 17 marzo all’aeroporto di Malpensa; era accusato di frode bancaria e e di contrabbando di petrolio. L’estradizione era stata concessa pochi giorni dopo il suo arresto; gli Usa avevano avvertito l’Italia del possibile tentativo di fuga, ma ciononostante, il russo è stato rilasciato.
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Amazon e l’intelligenza artificiale generativa
Amazon sfida Microsoft e Google, annunciando una tecnologia destinata ai suoi clienti cloud e un mercato per gli strumenti di IA di altre aziende. I modelli linguistici di Amazon si chiamano Titan e servono a capire le esigenze dei propri utenti e a suggerire riscontri alle loro richieste. Oltre ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale, l’azienda sta espandendo l’accesso a chip personalizzati che possono eseguire software di intelligenza artificiale in modo più efficiente ed economico rispetto ai concorrenti. L’Intelligenza artificiale di Amazon lavora per le aziende.
Esplode caseificio, morte 18.000 mucche
Circa 18 mila mucche sono rimaste uccise in un’esplosione di un caseificio in Texas (USA). I fatti sono accaduti in South Fork Dairy vicino alla città di Dimmitt, contea di Castro. Le autorità ritengono che i macchinari nella struttura possano aver innescato un’esplosione di gas metano. Quando la polizia e il personale di emergenza sono arrivati sul posto, hanno trovato una persona in gravi difficoltà. Ha dovuto essere soccorsa e trasportata in ospedale in condizioni critiche. La maggior parte del bestiame è morto dopo che l’incendio è divampato in una maxi-stalla in cui le mucche vengono tenute prima di essere portate nell’area dove avviene la mungitura.
I manager più pagati d’Italia, dalle stalle alle stelle
Dalle stalle delle mucche ci spostiamo alle stelle dei manager più pagati in Italia. In testa alla classifica l’ad di Stellantis, la holding multinazionale olandese produttrice di autoveicoli. Carlos Tavares percepisce un compenso di 23 milioni di euro, cifra che suscita non poche critiche. Sul podio della graduatoria elaborata dall’Espresso, anche Marco Gobbetti di Ferragamo e il banchiere Giovanni Tamburi.
Dopo il podio, con retribuzioni comprese tra 5 e 10 milioni di euro, si trovano i big delle assicurazioni, Carlo Cimbri di Unipol davanti a Philippe Donnet di Generali. Anche Claudio Descalzi (Eni) fa parte del gruppo). E poi Paolo Rocca di Tenaris e Pietro Salini di Webuild.
Lettera scritta da un campo di prigionia nazista, consegnata 80 anni dopo
Lui si chiamava Pasquale; lei Maria: nomi molto comuni in territorio pugliese 80 anni fa. Era il novembre del 1943. Un uomo detenuto in un campo di prigionia nei dintorni di Berlino, scrisse una lettera alla moglie. La missiva è arrivata a destinazione qualche giorno fa, dopo ben 80 anni. L’uomo era riuscito a scappare e a crescere i tre figli con la moglie. Tuttavia, quando la lettera è arrivata in Comune qualche giorno fa, il sindaco Giampiero Barulli ha voluto raccontare sui social la storia dopo avere consegnato il documento alla figlia, che ha letto, commossa, le dolci parole paterne.
Il Tar ha sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ14 che ha ucciso il runner in Trentino
Il TAR di Trento ha annunciato la sospensione dell’abbattimento dell’orsa JJ4, responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi lo scorso 5 aprile in un bosco di Caldes in Val di Sole, Trentino Alto Adige. A comunicarlo con un post su Twitter la Lega Anti Vivisezione (LAV), che si era attivata facendo una proposta al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per impedire l’abbattimento. L’associazione animalista avrebbe trovato un rifugio sicuro per l’orsa e ha dato disponibilità a occuparsi del trasferimento dopo la cattura.
Bambino di 5 anni “investe” con la bicicletta anziana di 87; papà accusato di omicidio colposo
Chi non ha mai accompagnato i propri figli in parco e ha insegnato loro come colpire il pallone, scivolare sui pattini o tenere l’equilibrio in bicicletta? L’ultima attività è diventata un incubo per una famiglia di Milano. I fatti sono accaduti qualche mese fa, ma l’indagine è andata avanti e appena adesso è giunto il momento di tirare le somme.
Un padre stava insegnando al figlio di 5 anni ad andare in bicicletta senza usare le rotelle in un parco pubblico. Il bambino, alle prime armi sulle due ruote, dopo qualche pedalata ha perso il controllo del mezzo e ha urtato un’anziana di 87 anni che stava passeggiando poco lontano, facendole perdere l’equilibrio. Nella caduta, l’anziana ha battuto la testa, con un conseguente trauma cranico che si è rivelato fatale. Ora il padre è stato rimandato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Oltre al carcere, rischia di dovere pagare un risarcimento di circa 200 mila euro.