Un barcone proveniente dalla Libia è ancora in alto mare, la Ong Alarm Phone descrive esauste le persone a bordo chiedendo altro aiuto alle autorità italiane in modo che coordinino i soccorsi. Lo scenario che si prospetta per il futuro è allarmante. Cerchiamo di capire perché ai piani alti del governo c’è una grande preoccupazione in merito ai migranti e quali soluzioni sono allo studio degli esperti.
900.000 migranti in arrivo dalla Tunisia
Come sempre, con l’arrivo della primavera, i barconi provenienti dal mare aumentano a dismisura in quanto le acque sono molto più facilmente navigabili. Si parla di un’ondata di 900.000 migranti che verranno dalla Tunisia e 685.000 migranti provenienti dai campi di detenzione in Libia. Un vero e proprio esodo che l’Italia non è attrezzata per poterla gestire. È specialmente la Sicilia a pagarne lo scotto, visto che è quasi sempre in questa regione che avviene lo sbarco illegale di migranti per cui è fondamentale che l’Europa effettui al più presto un piano di emergenza perché l’Italia è arrivata al punto zero. Il timore è che possano esserci milioni di morti in mare senza che i soccorritori possano fare nulla. Un altro pericolo è che il fenomeno sia talmente grande da incrementare il traffico di esseri umani in quanto la maggior parte di queste persone finisce nel giro dei trafficanti e degli scafisti, la conseguenza di tutto ciò sarebbe disastrosa e porterebbe un aumento esponenziale dei migranti e anche, inevitabilmente dei morti.
La pressione di Giorgia Meloni sull’Europa
Giorgia Meloni sta cercando in tutti i modi di pressare l’Unione Europea affinché organizzi un piano di urgenza riguardo alla questione dei migranti. La promessa infatti è che l’Italia avrebbe ricevuto 1,9 miliardi di dollari da FMI, 500 milioni di euro dall’Unione Europea che non sono ancora arrivati. Se la situazione continuerà ad andare avanti in questo modo esploderà, perciò non è possibile rimandarla ulteriormente. Bisognerà quindi pattugliare il Mediterraneo sia per quanto riguarda la rotta turca che quella libanese e poi controllare gli hotspot in Medio Oriente e Africa.
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Intanto, è di poche settimane fa la notizia del naufragio sulle coste calabresi di un barcone stracarico di persone che è finito in ennesima strage con decine di morti e dispersi, tra cui molte donne e bambini. Per quanto l’Italia sia un paese volto al soccorso e alla solidarietà, il rischio è che non possa fronteggiare continui sbarchi senza l’aiuto dell’Europa e che i tanti migranti non abbiano più un posto dove poter stare.