Influenza aviaria diffusa in 47 Stati americani
La popolazione americana è in attesa di buone nuove dopo l’allarme lanciato da parte delle Autorità in merito ai casi di influenza aviaria che hanno colpito 58 milioni di uccelli solo in un anno in 47 stati degli USA. Questa volta non si tratta soltanto di pollame, perché secondo le notizie fornite dai centri di prevenzione del paese, a risultare colpiti dalla contagiosissima malattia risultano anche volpi, orsi e visoni. La preoccupazione ha portato ad incrementare le misure di sicurezza nei luoghi a rischio per la popolazione. Infatti, è previsto che gli operatori degli allevamenti di pollame indossino sempre guanti e mascherine e non tocchino gli animali a mani nude.
Il popolo americano è sempre stato un grande consumatore di uova e di pollame. Soprattutto dei primi. Stanti le statistiche presentate dal dipartimento di Agricoltura degli USA, ogni americano consumerebbe in media 278 uova all’anno, che ora si trovano nei supermercati a prezzi spropositati. Il costo medio di una dozzina di uova si attestava nel mese di dicembre del 2022 a $4,25, contro $1,90 dell’anno precedente. La brutta notizia non è dovuta soltanto all’inflazione, ma soprattutto ai casi di influenza aviaria che hanno obbligato i produttori ad ammazzare gli animali. Infatti, quando gli animali sono macellati, diminuiscono le scorte delle uova e i prezzi aumentano.
La più aggressiva degli ultimi 7 anni
Un’influenza aviaria così aggressiva non si era vista dal 2016, quando i danni registrati da questa calamità sono stati quantificati in $3,3 miliardi di perdite. E peggio ancora è che non si era mai vista affetta una quantità e una varietà di specie tanto ingente come in questa ultima ondata.
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Secondo la virologa dell’Università del Massachusetts, Nichola Hill, ciò che preoccupa gli esperti è il contagio tra visoni, evento molto raro. Anche se per adesso gli esseri umani non sono minacciati dalla mutazione del virus, certo è che bisogna “stare in guardia”, secondo la professionista statunitense.