Da fine febbraio entrerà in vigore la riforma Cartabia che prevede una risoluzione ai lunghissimi tempi che richiede la separazione ed il divorzio dal proprio coniuge.
Come ha dichiarato Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione matrimonialisti italiani (Ami), dagli attuali tre anni si vorrebbe scendere agli otto mesi. Il piano sarebbe quello di accorciare le tempistiche negli studi degli avvocati, di modo che quando il giudice avrà ricevuto i ricorsi da entrambe le parti, potrà convocare l’udienza di separazione entro tre mesi, con l’aggiunta di poter emettere alla prima udienza dei provvedimenti cautelari in base alla lettura dei ricorsi nei mesi precedenti.
In poche parole, se il giudice ritiene sufficienti i documenti, avendo prodotto tutto l’iter in precedenza, già alla prima udienza si può predisporre la separazione andando ad alleggerire il carico economico e il risparmio di tempo alla coppia.
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La riforma Cartabia inoltre, prevede anche l’inserimento della domanda di divorzio all’interno della causa di separazione per ridurre tempistiche. In aggiunta, da inserire nel fascicolo, vi sarà anche il “piano genitoriale” che andrà a riguardare le attività dei figli scolastiche ed extrascolastiche, le frequentazioni di parenti e il piano vacanze. Si prevederà anche che i minori saranno sempre ascoltati, ovviamente in condizioni protette.
Sebbene sulla carta la riforma Cartabia sia ben consolidata, fattivamente andrà in contro ad una problematica importante. Come afferma Gassani “questa riforma rischia di franare per la gravissima carenza di magistrati specializzati in tema di famiglia e minori. Ne abbiano novemila e ne servirebbero dodicimila, sono pochissimi i giudici specializzati sui temi della famiglia, dei minori, della violenza”.
In ogni caso, si tratterebbe soltanto della prima tappa. I passaggi futuri prevedono l’entrata in vigore della riforma sulla mediazione assistita il prossimo giugno, e solo nel 2025 le disposizioni riguardo i minori oltre alla creazione del tribunale di famiglia, senza l’attuale frammentazione.