Covid: nei contagi oggi giù l’Rt e l’incidenza

By Ultimedalweb

Non è ancora il caso di cantar vittoria, ma i dati del monitoraggio settimanale, diffusi dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità, ndr) ogni venerdì, ci dicono che l’incidenza dei contagi oggi, per Covid-19, è in discesa, così come il fattore Rt.

In particolare, nella settimana dal 13 al 19 gennaio 2023, si è registrata un’incidenza di 88 casi da corona virus ogni 100 mila abitanti.

Nella settimana precedente, quella dal 6 al 12 di gennaio, i casi accertati erano 143, su 100 mila persone.

Covid, report settimanale: contagi oggi meno virulenti, indice di trasmissibilità a 0,89 (range 0,74-1,06).

E anche il fattore Rt, ovvero l’indice di trasmissibilità, del Covid risulta in discesa: il periodo di riferimento è quello dal 28 dicembre 2022 al 10 gennaio scorso e la platea esaminata, come si sa ormai, è quella dei positivi sintomatici. Il dato rilevato è di 0,89, ovvero al di sotto dell’ valore di riferimento che è l’1. Nella settimana subito precedente era un po’ più alto, 0,91, ma comunque ben al di sotto della soglia epidemica. Insomma la questione contagi oggi spaventa meno.

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Terapie intensive e ricoveri in diminuzione.

Anche il livello di  occupazione delle terapie intensive, per quanto riguarda i pazienti affetti da Covid-19, è in diminuzione, sceso fino al 2,3%. Nella settimana fino al 12 gennaio scorso il tasso, rilevato giornalmente,  era pari al 3,1%. Ma non sono soltanto i reparti di terapia intensiva ad essere più liberi: anche i ricoveri ordinari passano dal 10,1% al 7,9%. Anche questo dato, diffuso settimanalmente, è comunque rilevato ogni giorno. Cosa che lo rende assolutamente attendibile nella valutazione e nell’analisi dei contagi oggi.

Solo tre regioni e la provincia di Bolzano a rischio moderato.

In relazione alla diffusione regionale del Coronavirus, le buone notizie continuano. I contagi oggi sono più bassi in tutto il Paese. In nessuna regione d’Italia, incluse quelle a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano, si palesa il rischio alto, per possibili incrementi dei casi di Covid e per l’impatto che questa ipotesi potrebbe avere su cliniche ed ospedali.

Soltanto quattro territori sono classificati a rischio moderato: si tratta delle regioni Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e della provincia autonoma di Bolzano. Tutte le altre regioni d’Italia  – e la provincia autonoma di Trento – sono considerate a rischio basso.

Nessun allarme per i rientri dalla Cina.

Dati incoraggianti e che fanno sperare per il meglio ma che, comunque, non devono farci cantare vittoria troppo presto, anche alla luce di quello che continua a verificarsi in Cina,  dove la situazione è tutt’altro che sotto controllo e i contagi oggi sono in aumento.

Probabilmente, al rientro in Italia dei cittadini provenienti dalla Cina, questi dati subiranno una discreta ascesa. In questo periodo, infatti, in tantissimi si sono recati nel paese asiatico per i festeggiamenti del capodanno e, prossimamente, rientreranno in Italia e negli altri paesi europei.  Per ora, comunque, dalle autorità sanitarie italiane nessun allarme in merito è stato lanciato. Gli avvertimenti sono i normali moniti a mantenere una condotta prudente, senza concessione alcuna a derive isteriche.

Australiana, pochi vaccini e temperature in calo aumentano la diffusione dell’influenza.

In verità, in questo momento preoccupano più la diffusione e l’evoluzione dell’influenza australiana che, da dicembre, ha già messo a letto alcuni milioni di italiani e che si è dimostrata, come previsto già verso settembre, il nemico da battere per questa stagione invernale.

Con l’abbassamento delle temperature degli ultimi giorni, il fronte medico, compatto questa volta, lancia l’allarme contro l’influenza stagionale. E la situazione è considerata abbastanza critica visto che  in pochi si sono sottoposti al vaccino antinfluenzale e che i contagi oggi sono in netto aumento.

Un altro problema è rappresentato dalla penuria dei farmaci da assumere quando siamo colpiti dall’influenza: una su tutti, la tachipirina o, comunque, gli antipiretici per far abbassare la febbre e che, al momento, risultano introvabili nella maggior parte delle farmacie.

Quindi, con i dati settimanali sul Covid così incoraggianti, meglio continuare ad essere prudenti. Anche perché mascherine al chiuso, igiene e un po’ di sano distacco da persone con cui non siamo in confidenza, aiutano anche a tenere lontane le altre infezioni. Ridurre i contagi oggi, infatti, è essenziale per superare indenni, o quasi, la brutta stagione.  

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