Mattia, accoltellato in un parcheggio: un omicidio senza movente e misterioso

By Redazione

E’ giallo sulla morte di Mattia Caruso il trentenne massacrato a Montegrotto in provincia di Padova. Al momento dell’aggressione Mattia si trovava con la fidanzata, erano appena andati via da una festa e sono stati raggiunti da un uomo incappucciato, un uomo che forse Mattia conosceva.

Sulla vicenda stanno attualmente indagando i carabinieri per omicidio volontario.

Caruso aveva un negozio di dolciumi, e viveva ad Albignasego. Aveva passato la serata con la fidanzata tra le 22 e le 23. Si erano recati al locale laghi di Sant’Antonio a Montegrotto dove si era appena svolta una festa, e quando la coppia è uscita dal locale per tornare a casa prima di arrivare in automobile è stata avvicinata da un uomo col volto coperto.

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Il trentenne avrebbe quindi chiesto alla ragazza di andare in macchina e a quel punto sarebbe esplosa una lite violenta tra l’uomo e Mattia.

Mattia è arrivato in macchina ferito: una coltellata lo aveva raggiunto al petto e sarebbe stato proprio questa acquistargli la vita. Il giovane è riuscito a stento a mettere in moto e partire ma dopo nemmeno 1 km è sceso dall’automobile ed è caduto a terra.

Il racconto della fidanzata

Sarebbe stata la fidanzata a raccontare agli inquirenti quanto successo asserendo anche di non essersi accorta della ferita fino al momento in cui il suo ragazzo è caduto a terra. La giovane ha parlato di un uomo di nazionalità probabilmente africana (ha parlato di un uomo dalla pelle nera) con indosso una felpa con cappuccio. Il trentenne è morto in ospedale poco dopo l’arrivo.

Gli inquirenti hanno anche interrogato i partecipanti alla festa a cui la coppia ha preso parte e sono attualmente al vaglio i filmati delle telecamere di sorveglianza è il cellulare del trentenne.

Non vi sono al momento fermi, ed è ignota l’identità del presunto accoltellatore.

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