Fino a 250 mila euro per una licenza taxi
In arrivo nuovi concorsi per l’assegnazione di nuove licenze per i taxi.
Il cosiddetto Decreto Omnibus, approvato il 7 agosto dal Consiglio dei Ministri, ha sollevato un vero polverone. Di fatto, il decreto ha l’obiettivo (tra le altre disposizioni urgenti) di venire incontro al fabbisogno di trasporto pubblico e di evitare il trasporto abusivo. Di fatto, con il Decreto Omnibus il Governo ha autorizzato l’aumento delle licenze per il servizio taxi (fino al +20%). Per il rilascio delle stesse verranno indette apposite procedure straordinarie.
Di fatto, al momento attuale vi sono due modi per entrare in possesso di una licenza per guidare un taxi: la prima è partecipare ad un concorso pubblico nel comune dove poi si eserciterà la professione; l’altra è acquistare una licenza. Per vendere una licenza, il precedente proprietario deve averla detenuta per almeno 5 anni. Solitamente, a cedere le autorizzazioni sono i tassisti che vanno in pensione senza ricambio generazionale. Il tema è: quanto costa una licenza? Mai meno di 70 mila euro e può raggiungere anche quota 250 mila. Vediamo perché, dove e quando.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Per approfondire:
Tassista 34enne accusato di aver abusato di due giovani studentesse straniere
Camihawke e la lite con il tassista. Il racconto dell’influencer su Instagram
Il nuovo concorso per avere una licenza Taxi
Nello specifico, il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri autorizza città metropolitane, capoluoghi e comuni sede di aeroporti internazionali ad aumentare le licenze taxi, definitive e a titolo oneroso. I prossimi concorsi per le licenze taxi saranno aperti a nuovi operatori e rappresentano nuove possibilità di lavoro nel settore. Ciascun comune potrà dunque pubblicare un bando per la licenza taxi straordinario.
Secondo quanto previsto dalla bozza del Decreto Omnibus Asset e Investimenti, i concorsi in arrivo per il rilascio delle licenze taxi definitive saranno aperti a: soggetti già titolari, al momento della pubblicazione del bando, di licenza per l’esercizio del servizio; a soggetti che abbiano svolto il ruolo di sostituto alla guida; ad altri soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dalla Legge n. 21 del 15 gennaio 1992 che regola il servizio di trasporto passeggeri mediante autoservizi pubblici non di linea.
Per poter ottenere la licenza sarà obbligatorio l’utilizzo di veicoli non inquinanti, mentre il contributo da versare per il rilascio dell’autorizzazione al servizio sarà stabilito da ciascun Comune.
Le licenze temporanee, più facili da ottenere
Le licenze temporanee vengono rilasciate solitamente per fare fronte alle esigenze dei grandi eventi. Ad esempio, è in previsione il Giubileo nel 2025 a Roma, o le Olimpiadi Milano-Cortina nel 2026. E in prospettiva c’è anche la gara in corso che coinvolge in maniera diretta Roma per aggiudicarsi l’Expo nel 2030.
Il nuovo Decreto Legge prevede semplificazioni anche per assegnare licenze taxi temporanee. Queste ultime potranno essere rilasciate dai Comuni solo a soggetti già titolari di licenze, a titolo oneroso o gratuito. I tassisti potranno poi gestire la speciale autorizzazione direttamente o cederla a terzi. La durata delle autorizzazioni temporanee non potrà superare i 12 mesi, con possibilità di proroga fino ad un massimo di 24 mesi.
In numeri, licenze e costi nelle principali città d’arte italiane
Il costo medio di una licenza per guidare un taxi è tra 100-120 mila euro, ma i prezzi oscillano in funzione di molte variabili. Ad esempio, le città ove con Ztl chiuse al traffico per molte ore al giorno o con grandi zone pedonali senza parcheggi obbligano i residenti ad utilizzare il taxi. In questi casi, è logico che le licenze costino di più.
Secondi dati dell’Agenzia delle Entrate, come rivalutati, si parte da un minimo di 150 mila euro a Roma, mentre a Milano basterebbero 140 mila. Tuttavia, gli annunci di messa in vendita sui forum di settore mostrano richieste che sfiorano i 180 mila euro. Altre città importanti sono Napoli e Torino, dove le auto bianche sono 2400 e 1.400, rispettivamente. Entrambe le città riescono a coprire il fabbisogno di passeggeri e, pertanto le licenze in vendita non superano la cifra di 100 mila euro.
Le licenze più costose si trovano a Firenze, dove sfiorano i 250 mila euro. Anche Bologna non scherza. Il costo si aggira intorno ai 200 mila euro. In realtà in queste ultime città il numero di mezzi autorizzati è limitato (754 e 722 auto bianche, rispettivamente) ed è pertanto difficile che il prezzo della licenza scenda.
Entrambe le città capoluoghi (una della Toscana e l’altra, dell’Emilia Romagna) hanno messo in palio 70 (Firenze) e 36 (Bologna) autorizzazioni per un modico prezzo di 175 mila euro. Chissà che cosa direbbe o dirà l’Agenzia delle Entrate di questi valori! Di fatto, i dichiarativi dei tassisti sono in media bassi, il che presuppone che per pagare una licenza a costi così elevati, il professionista deve lavorare almeno 10 anni soltanto per pagare il prezzo di cessione. E i costi da sostenere non sono banali. Uno squilibrio da qualche parte, indubbiamente c’è.