Due grosse scosse di terremoto a Taiwan, una città abituata a monitorarli e con costruzioni antisismiche elevate.
Nonostante Taiwan, come altri paesi asiatici, sia preparata a sismi molto potenti, il terremoto di questa notte (per noi italiani) si è rivelato molto potente e inaspettato. I terremoti sono stati due, uno alle 8, ora locale di magnitudo 7.4 e il secondo di 6.5 – un sciame sismico di assestamento di 58 terremoti oltre i cinque gradi.
Le scosse contate e distruttive sono state più di cento, e Hualien (capitale della contea) è la città più colpita, con persone intrappolate tra le macerie ma anche veri e propri miracoli costruttivi. Gli edifici non sono stati distrutti o frantumati dalle scosse, ma sono stati inclinati o collassati. A non resistere è il terreno che ha ceduto per le forti scosse.
Molti palazzi non sono stati distrutti ma inclinati, alcuni ponti hanno resistito, ci sono vittime tra morti e feriti
L’ingegneria antisismica ha funzionato in parte, ma ancora molto deve essere fatto per affrontare terremoti imprevedibili. Tra i bilanci di questa mattina, ci sono nove persone morte e 943 feriti. È sorprendente pensare che molte agenzie, fino alle 10, affermavano che Taiwan era pronta a rientrare nella normalità, grazie all’energia mostrata dall’amministrazione e alle strutture costruite ad arte che resistono. Open racconta Taipei 101, l’undicesimo grattacielo più alto del mondo, dotato di una Mass Damper, la più grande mai esistita.
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“Sono blocchi di calcestruzzo, sospesi con molle, talvolta con liquidi o pendoli. Dipende dalla grandezza. Nel mondo esistono mass damper grandi, per grattacieli enormi, ma anche piccole come quelle usate negli ammortizzatori posteriori della vecchia Citroën 2CV o nei cavi dell’alta tensione (meglio conosciute come ‘stockbridge damper’), utilissime in caso di vento. La mass damper stabilizza la struttura nella quale è montata in caso di movimenti violenti causati dalle vibrazioni armoniche. Armonizza, attraverso il cosiddetto damping, l’oscillazione della struttura“.
Altri resoconti del terremoto di Taiwan e testimonianze
Il terremoto che ha colpito Taiwan ha causato danni principalmente sotto terra, con settanta minatori rimasti intrappolati in due cave vicino a Hualien. Sebbene molti edifici siano rimasti in piedi, molti di essi sono inclinati, bloccando le vie di fuga per gli abitanti, che si sono trovati costretti a utilizzare le finestre per evacuare, esponendosi al rischio di crollo o caduta. Il terremoto, con epicentro fino a 15 chilometri di profondità, ha innescato il timore di un possibile tsunami verso il Giappone meridionale e le Filippine.
Anche se l’allarme è stato revocato, Taiwan rimane vigile sulla situazione. Anche dall’Italia, ci si interroga su questo straordinario evento sismico. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha spiegato che le placche delle Filippine e quella eurasiatica si stanno avvicinando di oltre sette centimetri l’anno, causando lo scorrimento delle faglie.
La scossa registrata è stata trenta volte più intensa di quella avvertita a L’Aquila nel 2009. L’isola di Taiwan sembra essere stretta in una morsa che periodicamente scatena potenti terremoti. Un’informazione rumor che passa soprattutto tra i grandi giornali tecnologici, riguarda le aziende che producono Chips per computer, smartphone, tablet e altre tecnologie connesse. I terremoti asiatici che bloccano la produzione portano a conseguenze che si fanno sentire sulle borse e gli indici di settore.
Taiwan una città che si rimette in piedi presto
Tuttavia, i cittadini taiwanesi sono abituati a questo rischio, come racconta un ristoratore sardo a Taipei. Nonostante abbia aperto il suo locale solo da poco più di un anno, la sua famiglia è ormai abituata alla vita quotidiana nella vibrante città asiatica e agli eventi sismici di grande entità.
Anche se questo terremoto è stato un evento spaventoso e inaspettato, le strutture antisismiche hanno retto, dimostrando la loro efficacia, anche se non possono proteggere completamente dalle conseguenze del peggio immaginabile, come l’evento sismico che ha colpito oggi, dopo Pasqua. Concludiamo parlando degli animali domestici, a Taiwan molte famiglia convivono con cani, gatti e anche altri pet come pappagalli, rettili, roditori. Soprattutto i cani sono stati importanti perché hanno avvertito prima dei loro padroni le scosse e si sono resi protagonisti anche di brevi salvataggi.