Si sono tenuti in questi giorni gli interrogatori e gli incidenti probatori per il presunto stupro di gruppo, avvenuto la notte di Capodanno a Siena, ai danni di una 21enne.
Manolo Portanova, calciatore, è stato ascoltato dagli inquirenti assieme allo zio Alessio Langella e all’amico Alessandro Cappiello.
L’avvocato del giovane ha commentato: “L’audizione della ragazza conferma l’idea che mi sono sempre fatto su questa storia. Il 16 settembre si decideranno i riti di giudizio, consiglierò al mio assistito, Manolo Portanova, di optare per l’abbreviato. Prima avrò momenti di confronto con lui, per spiegargli i motivi di questa scelta. E anche se gli altri imputati non accettassero l’abbreviato, io resterei della mia idea. L’8 novembre chiederei al giudice di ascoltare un testimone che fornirà altri dettagli”.
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L’avvocato della vittima
Interrogata per altrettante ore anche la ragazza, che al termine dell’interrogatorio, riferisce l’avvocato, sarebbe stata “bravissima a resistere alle pressioni”.
“Ieri ho detto alla mia assistita di venire qui e raccontare semplicemente i fatti e così è andata. Lei ha raccontato la sua vicenda personale. Ha risposto a tutte le domande – ha ribadito ‘avvocato Jacopo Meini – e ha detto tutta la verità. Quando una persona parla del suo vissuto, racconta tutto con estrema precisione, e così è stato. L’ansia di entrare in tribunale c’era. Ma per una ragazza di vent’anni non poteva essere altrimenti, però io gli ho detto di venire qui e dire la verità”
Pare che la studentessa a un certo punto abbia anche pianto ma “ha sopportato la pressione, è stato un interrogatorio pesante, lunghissimo, ma è andata bene”, ha invece riferito l’avvocato Claudia Bini dell’associazione Donna Chiama Donna. “E’ una ragazza molto credibile e questa credibilità è emersa anche oggi”.
Ad accompagnare la giovane, una amica, insieme all’avvocato Claudia Bini: “E’ stata bravissima, adesso speriamo che possa lasciarsi questa vicenda alle spalle, riprendere a vivere con più respiro”. Così ai microfoni di Quotidiano.net