Nella puntata di ieri di Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, Soleil Sorge ha raccontato di come la sua vita sia spesso stata costellata da dolori e perdite laceranti.
La malattia della mamma
Forse non tutti erano al corrente del fatto che la mamma di Soleil, quando lei era ancora una bambina, si è ammalata di tumore.
“La malattia di mia mamma è stato il momento più buio della mia vita. E’ il terrore più grande per un figlio quello di perdere in genitore, o che comunque non stia bene… Un giorno mia mamma arriva ed ha i capelli completamente rasati. Mi dice che li ha rasati perché ha perso una scommessa con gli amici. Io ero piccola, andavo ancora alle scuole medie, ma nel suo sguardo avevo letto che c’è qualcosa che non andava “ racconta la modella italo americana.
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“Poi un giorno, piano piano, mi ha spiegato cosa stava succedendo. Sono stati anni difficili. Mi ha fatto forza lei a me, nonostante lei stesse male. Ma alla fine ho capito che bisogna essere pronti a superare tutto e sono questi i momenti in cui devi tirare fuori quello che hai dentro, e capire che ce la si può fare”.
Il fidanzatino Kevin, morto di overdose
Poi la padrona di casa, le chiede: “Tu hai perso anche il tuo grande amore, il tuo primo amore. Quando eri ancora giovanissima. Come si fa a quell’età a metabolizzare, a superare una cosa del genere? Come hai affrontato un dolore così immenso?”
“Non posso dire come lo ho affrontato, perchè in realtà non lo ho affrontato. Mi ha devastato, era stato subito dopo la ripresa di mia madre. Mi ha davvero buttato giù, ma sono riuscita a capire che la vita può svanire in un attimo e c’è chi non ha la fortuna di viverla ancora. Ho trovato la forza nella vita stessa, nel voler vivere“, racconta Soleil.
“Tu hai cercato di aiutarlo? Lu faceva uso di droghe…” chiede Silvia Toffanin
“Sì, in realtà non faceva uso di droghe. Era curioso di provare, e questo che lo ha colpito. Non era dipendente… Una volta ha provato e io ero lì e sono riuscita a soccorrerlo, con i corsi di primo soccorso che mi avevano insegnato a scuola. La seconda volta invece io non c’ero, lui era all’università, e lo hanno trovato morto nel loro dormitorio per un mix di medicinali e alcol. Avevo solo 16 anni, sono caduta in una forte depressione. Sono dovuta diventare forte, non avevo scelta.”