Alessano, 18 novembre 2024 – Una festa di compleanno si è trasformata in una tragedia ad Alessano, un piccolo comune in provincia di Lecce. Un giovane di 26 anni ha perso la vita dopo aver inalato protossido di azoto, una sostanza chimica nota anche come “gas esilarante”. L’episodio, che ha scioccato l’intera comunità, mette in evidenza i pericoli legati all’uso improprio di questa sostanza sempre più diffusa tra i giovani.
I fatti: cosa è successo durante la festa
Il giovane si trovava a festeggiare il suo compleanno in compagnia di amici e parenti. Durante i festeggiamenti, come raccontano alcuni testimoni, il ragazzo avrebbe inalato protossido di azoto tramite un palloncino, una pratica purtroppo diffusa per scopi ricreativi. Poco dopo, avrebbe manifestato un malore improvviso, accasciandosi al suolo. Gli amici hanno immediatamente chiamato i soccorsi, ma nonostante il tempestivo arrivo del 118, il giovane è deceduto prima di poter essere trasportato in ospedale.
Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire le cause esatte del decesso. Si sospetta che l’inalazione del gas possa aver provocato un arresto respiratorio o cardiaco, eventualmente aggravato dalla concomitante assunzione di altre sostanze o da patologie preesistenti non diagnosticate.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Protossido di azoto: cos’è e a cosa serve?
Il protossido di azoto (N₂O), conosciuto anche come “gas esilarante”, è un composto chimico utilizzato prevalentemente in ambito medico e industriale. Ecco le sue principali applicazioni:
- Uso medico: in campo sanitario, viene somministrato come analgesico e anestetico durante interventi chirurgici minori o trattamenti odontoiatrici, spesso in combinazione con ossigeno per garantire la sicurezza del paziente. È apprezzato per la sua capacità di ridurre il dolore e indurre rilassamento senza compromettere eccessivamente le funzioni vitali.
- Uso alimentare: il protossido di azoto è utilizzato anche nell’industria alimentare per montare panna e creare texture leggere nei prodotti alimentari.
- Uso industriale: in alcuni contesti, viene impiegato come propellente in aerosol o come agente ossidante nel settore automobilistico.
Sebbene abbia usi legittimi e regolamentati, il protossido di azoto è spesso abusato come sostanza ricreativa a causa dei suoi effetti euforizzanti temporanei.
Gli effetti del protossido di azoto sull’organismo
L’inalazione di protossido di azoto provoca effetti immediati sul sistema nervoso centrale, che includono:
- Euforia: una sensazione di leggerezza mentale e rilassamento.
- Risate incontrollabili: da qui il nome di “gas esilarante”.
- Distorsioni sensoriali: possono includere percezioni alterate del tempo e dello spazio.
Questi effetti durano generalmente pochi minuti, il che spesso porta a ripetute inalazioni per prolungare la sensazione di piacere.
Tuttavia, il protossido di azoto comporta gravi rischi, soprattutto quando utilizzato impropriamente:
- Asfissia: inalare protossido di azoto senza un adeguato apporto di ossigeno può ridurre drasticamente i livelli di ossigeno nel sangue, causando ipossia. Questo può portare a danni cerebrali o morte.
- Danni neurologici: l’uso cronico riduce i livelli di vitamina B12, una sostanza essenziale per il sistema nervoso. La carenza prolungata può provocare neuropatie periferiche e compromissione cognitiva.
- Arresto cardiaco e respiratorio: inalazioni ripetute o in alte concentrazioni possono alterare il ritmo cardiaco e deprimere il sistema respiratorio, causando complicazioni potenzialmente letali.
- Ustioni da gelo: il gas viene immagazzinato a bassa temperatura, e l’inalazione diretta da bombolette può causare lesioni da freddo alle vie respiratorie e ai tessuti interni.
Perché il protossido di azoto è così pericoloso?
L’uso improprio di questa sostanza è pericoloso principalmente perché viene percepito come sicuro. Essendo legale per usi medici e alimentari, il protossido di azoto è facilmente reperibile e non viene associato ai rischi tipici delle droghe illegali. Questa falsa percezione di innocuità ha portato a un aumento del consumo ricreativo, soprattutto tra i giovani.
Inoltre, molti ignorano i rischi legati alla modalità di assunzione. Ad esempio:
- L’inalazione diretta da bombolette può essere fatale perché impedisce l’ingresso di ossigeno nei polmoni.
- L’abuso ripetuto può avere effetti cumulativi sul sistema nervoso e cardiovascolare.
Un fenomeno in crescita tra i giovani
Negli ultimi anni, il consumo di protossido di azoto a scopo ricreativo è cresciuto in modo preoccupante. In molte città italiane ed europee, è comune trovare giovani che utilizzano palloncini riempiti di questo gas durante feste o raduni. La facilità con cui è possibile acquistare bombolette di protossido di azoto, anche online, contribuisce alla diffusione del fenomeno.
Secondo alcune ricerche, la fascia d’età più coinvolta è quella tra i 18 e i 30 anni. Gli esperti sottolineano che questa pratica è spesso associata a un contesto di consumo di alcol e altre sostanze, aumentando ulteriormente i rischi.
Cosa si può fare per prevenire tragedie come questa?
La tragedia di Alessano evidenzia la necessità di misure preventive per evitare ulteriori incidenti. Ecco alcune proposte:
- Regolamentazione più severa: limitare l’acquisto di bombolette di protossido di azoto a scopi non medici o alimentari potrebbe ridurre l’accesso alla sostanza.
- Sensibilizzazione: campagne informative rivolte ai giovani possono aiutare a sfatare il mito dell’innocuità del protossido di azoto.
- Controlli più stringenti sulle vendite online: monitorare le piattaforme che vendono bombolette potrebbe limitare la diffusione incontrollata.
- Educazione nelle scuole: informare gli studenti sui pericoli del protossido di azoto, così come di altre sostanze, è fondamentale per promuovere comportamenti responsabili.
La morte del giovane di Alessano rappresenta un tragico monito sui pericoli dell’uso improprio del protossido di azoto. Sebbene questa sostanza abbia applicazioni utili e legittime, il suo abuso può portare a conseguenze gravi e irreversibili. È necessario un impegno collettivo da parte delle istituzioni, delle famiglie e delle scuole per sensibilizzare i giovani e prevenire incidenti simili in futuro. Proteggere le nuove generazioni dai rischi evitabili è una priorità su cui non si può transigere.