Ponte sullo stretto primo
La seconda legge di bilancio del governo Meloni ha stanziato 11,6 miliardi di euro per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, un progetto ambizioso che ha affrontato molte difficoltà nel corso degli anni.
Questa impresa ha spesso generato tensioni tra maggioranza e opposizione, oltre che all’interno dell’opposizione stessa. Non sorprende che il progetto sia diventato un punto di riferimento importante per Matteo Salvini, attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, il cui ruolo lo pone al centro delle esigenze dei cittadini, soprattutto in termini di mobilità per lavoro, studio e famiglia. Inoltre, risponde alle necessità dell’industria e di altri settori che richiedono infrastrutture moderne e efficienti. Il ponte sullo Stretto di Messina richiede un forte sostegno e sembra esserci un interesse anche nel Parlamento Europeo.
Parlamento Europeo e ponte sullo Stretto, ultime novità
Così come il flusso costante di idee e connessioni alimenta il tessuto vitale delle nostre città, anche i collegamenti tra nazioni si rivelano cruciali per l’evoluzione e la prosperità dell’intera comunità europea. È con questo spirito che il Parlamento europeo ha recentemente accolto il ponte sullo Stretto tra i progetti prioritari della Connecting Europe Facility, un meccanismo finanziario dedicato alle reti transeuropee dei trasporti.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Questo progetto potrebbe ben presto integrarsi nei corridoi strategici che uniscono nazioni e culture, come il corridoio Scandinavia-Mediterraneo, un’imponente arteria che attraversa sette paesi, compresa la nostra Italia. Oggi, più che mai, c’è una crescente richiesta di percorsi di trasporto efficienti e agili, riflettendo una società in costante movimento e una crescente necessità di connessioni rapide.
Tuttavia, dietro questa visione ambiziosa si celano sfide urgenti, che vanno dalle esigenze strutturali ed economiche alle trasformazioni digitali ed energetiche. È imperativo che l’Italia dimostri il suo impegno nel tradurre questa visione in realtà, sia per il bene del nostro paese sia come contributo tangibile alla comunità europea nel suo insieme.
Ponte sullo stretto e collegamenti importanti a livello europeo, cosa manca all’Italia che deve integrare?
Il ponte sullo stretto risponderebbe alle necessità dell’Italia di avere un collegamento più veloce tra Sicilia e l’Italia, Bruxelles se ritiene importante questo collegamento per il corridoio europeo potrebbe finanziare il 50% dei costi di progettazione, in particolare la realizzazione della ferrovia sul ponte.
La Commissione europea può finanziare studi preparatori per progetti infrastrutturali sulla rete Ten-T nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa. Tuttavia, solo il 50% dei costi ammissibili può essere cofinanziato, come spiegato dal consulente Martin Zeitler. Secondo le norme del regolamento Ceo, solo la parte ferroviaria del Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe ammissibile per il cofinanziamento dell’UE. La selezione dei progetti avviene attraverso una valutazione esterna da parte di esperti indipendenti, seguita da una decisione interna della Commissione.
Il processo di monitoraggio garantirà il rispetto degli accordi di sovvenzione e la corretta realizzazione dei progetti. Tuttavia, secondo l’eurodeputata D’Amato, il progetto del Ponte sullo Stretto potrebbe essere solo un’idea costosa e irrealizzabile, portando a ulteriori spese inutili per i contribuenti italiani.
Ponte sullo stretto, il caso delle tabelle illeggibili nella procedura di valutazione ambientale
Il progetto “definitivo” del Ponte sullo Stretto di Messina, cruciale per il suo avanzamento, è stato segnalato per tabelle illeggibili durante la procedura di Valutazione di impatto ambientale. Il ministero dell’Ambiente ha richiesto 239 integrazioni, compresa la leggibilità dei dati nel “lo studio di traffico”, fondamentale per l’analisi costi benefici.
Anche la parte sulla cantierizzazione deve essere resa più chiara. Nonostante le critiche, il progetto ha superato il primo step della procedura, ma il monitoraggio è attento. L’inosservanza delle richieste entro i 30 giorni potrebbe portare al respingimento dell’istanza. Salvini minimizza le richieste, mentre l’amministratore delegato di Webuild ritiene che non ritardino i lavori, pur considerandole doverose. La Stretto di Messina Spa deve rispondere entro i tempi previsti per proseguire con il progetto. (Fonte: Today)