Pierina Paganelli: ricostruzione del delitto di Via dei Ciclamini (Rimini)
Pierina Paganelli, una donna di 78 anni e madre di tre figli, è stata brutalmente uccisa nel garage di Via dei Ciclamini a Rimini durante una notte di inizio ottobre. Oggi, una svolta significativa si è verificata con l’arresto di un vicino di casa, unico indiziato con un movente chiaro: la paura che venisse scoperta la sua relazione extraconiugale.
Pierina Paganello è stata colpita con 17 coltellate, e il suo corpo è stato ritrovato intorno alle 8:30 del mattino dalla nuora, Manuela Bianchi. Inizialmente, le indagini si concentrarono sulla famiglia di Pierina. La donna uccisa aveva tre figli: Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi. Quest’ultimo, reduce da un’aggressione recente per cui era stato ricoverato in ospedale, veniva accudito dalla madre.
Il ruolo di Manuela Bianchi all’interno di questa vicenda e il vicino di casa arrestato: Louis Dassilva
La nuora, Manuela Bianchi, era sospettata di una relazione extraconiugale. La morte di Pierina è avvenuta il giorno prima di un importante incontro dei Testimoni di Geova, in cui si sarebbe discussa proprio questa relazione e il destino di Manuela all’interno della comunità. L’uomo con cui Manuela tradiva il marito è stato identificato come il vicino di casa, Louis Dassilva, recentemente arrestato.
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Manuela avrebbe dovuto affrontare la congregazione dei Testimoni di Geova di Miramare, che l’avrebbe aiutata a rafforzare il rapporto con il marito e respingere la relazione extraconiugale o l’avrebbe espulsa dall’associazione. La squadra mobile di Rimini e il sostituto procuratore hanno interrogato anche i responsabili del culto, che hanno invocato il segreto ministeriale. Ora, dopo mesi di indagini, emergono dettagli su come e perché Louis Dassilva è stato arrestato, rivelando una storia di tradimento e disperazione che ha portato a un tragico omicidio.
Pierina Paganelli: che cosa sappiamo su Louis Dassilva
Louis Dassilva ha 34 anni ed è senegalese, è stato arrestato a Rimini per l’omicidio della sua vicina, Pierina Paganelli. Gli investigatori ritengono che Dassilva temesse che la pensionata scoprisse la sua relazione con Manuela Bianchi, nuora della donna. La Squadra Mobile di Rimini, guidata dal commissario capo Marco Masia, ha arrestato Dassilva all’alba nel suo appartamento in via del Ciclamino.
Dassilva è l’unico indagato per l’omicidio volontario pluriaggravato. Il Gip ha riscontrato tre aggravanti: futili motivi, crudeltà verso la vittima, e l’aver approfittato delle condizioni di tempo, luogo e persona che hanno ostacolato la difesa di Pierina. L’arresto è stato deciso sulla base di numerosi indizi gravi e concordanti, tra cui una videoripresa di una telecamera in via del Ciclamino. Il video, ripreso alle 22:17, mostrava un individuo di carnagione scura camminare verso il portone del civico 31.
Dassilva, unico abitante di colore nel condominio, aveva dichiarato di essere rimasto a casa dalle 20 del 3 ottobre fino alle 8 del mattino successivo, ma la videoripresa ha smentito la sua versione. Il cadavere di Pierina Paganelli è stato scoperto dalla nuora, Manuela Bianchi, amante di Dassilva, che è stata convocata in Questura dal sostituto procuratore Daniele Paci come persona informata sui fatti.
La coltellata fatale ha colpito la regione sottoclaveare destra della vittima, raggiungendo l’aorta intrapericardica. Da diciassette, il numero di pugnalate accertate è salito a 29 ma solo una di queste ha provocato la morte sul colpo, il resto delle ferite avrebbe causato la morte per dissanguamento o danni gravi agli organi colpiti.
Il racconto sull’arresto di Dassilva, unico sospettato per la morta di Pierina Paganelli
Poco prima delle 11 di questa mattina, Louis Dassilva, unico indagato e destinatario di una misura cautelare in carcere per l’omicidio di Pierina Paganelli, è stato portato in Questura dalla Squadra Mobile di Rimini e successivamente trasferito nel carcere dei Casetti.
Prima del suo trasporto, la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, e il suo avvocato, Riario Fabbri, sono scesi nel garage dove è avvenuto l’omicidio e da dove sono partite le auto della polizia con l’indagato. All’alba di martedì 16 luglio, la polizia ha arrestato Dassilva tre settimane dopo l’interrogatorio, ritenendo la gravità indiziaria basata su una serie di indizi gravi, precisi e concordanti. Tra questi, il video di una telecamera di via del Ciclamino che ha ripreso un individuo di carnagione scura dirigersi verso il portone del civico 31 alle 22:17.