Kenneth Smith: primo detenuto condannato a subire l’esecuzione con gas di azoto
La storia di Kenneth Smith apre una parentesi giudiziaria nuova negli Stati Uniti e sul tema delle condanne a morte. Infatti, in Alabama potrebbe diventare il primo detenuto nel braccio della morte ad essere giustiziato con gas azoto. Il primo perché finora non era stata applicata quella che gli avvocati del detenuto hanno definito come crudele e insolita. Hanno fatto appelli alla corte suprema e alla corte d’appello di grado inferiore ma hanno sempre perso in causa.
L’esecuzione di Kenneth Eugene Smith avverrà oggi con il pompaggio dell’azoto attraverso una maschera. L’Alabama ha trenta ore di tempo per eseguire il tutto, l’orario previsto è 06.00 GMT – 01.00 ET. Il Death Penalty Information Center ha dichiarato che l’esecuzione con azoto è la prima volta che si esegue nel mondo, avvocati e figli hanno tentato il tutto per tutto per fermare questa esecuzione e far definire questo nuovo tipo di condanna a morte una tortura.
Chi è Kenneth Eugene Smith
Kenneth Smith si trova nel braccio della morte dal 1996, nato il 4 luglio del 1965, è stato condannato per omicidio di primo grado per l’omicidio di Elizabeth Senneth, 18 marzo 1988. Contea di Colbert Alabama.
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Il marito, Charles Sennett, reclutò un sicario per ucciderla, Billy Gray Williams che allo stesso tempo chiese la collaborazione di due altre persone, tra questi Kenneth Smith, intervenuto nell’omicidio insieme a John Forrest Parker. Il marito mandatario dell’uccisione si suicidò subito dopo essere stato inserito nell’elenco dei sospettati. Bill Gray e il Forrest Parker sono stati già giustiziati, rimane Kenneth Smith.
La condanna di Smith doveva già avvenire a novembre 2022, per iniezione letale. l’esecuzione fu interrotta per l’impossibilità di collegare le linee endovenose al detenuto. La Corte Suprema dell’Alabama ha così deciso di praticare una nuova esecuzione secondaria, l’ipossia di azoto, prevista per oggi. Questa applicazione è la prima nella storia degli Stati Uniti e tra i paesi dove è ancora in vigore la pena di morte.
Le conseguenze dell’azoto inalato attraverso una maschera
Lo stato dell’Alabama applica l’inalazione di azoto a seguito della prima esecuzione non riscuta, per questo viene definita secondaria. Al tribunale ha dichiarato che provoca la perdita di conoscenza in pochi secondi e la morte nel giro di pochi minuti, la principale causa di decesso è l’assenza di ossigeno che provoca la disgregazione delle cellule.
L’uso dell’ipossia con azoto è stato approvato anche da altri due stati Usa per la diminuzione di farmaci utilizzabili per le iniezioni letali. L’occhio delle associazioni dei diritti umani è alto perché alcuni esperti di medicina hanno dichiarato che ci possono essere conseguenze gravi come convulsioni e rischio di stato vegetativo. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha definito questo tipo di esecuzione l’equivalente di trattamenti crudeli, inumani e degradanti e ha chiesto che venga interrotta l’operazione. Qualsiasi tentativo di avvocati, famigliari e associazioni di fermare la condanna è fallito.
Un metodo ancora non testato, per questo l’attesa è considerata al pari di una tortura
L’azoto è un elemento chimico importante nella vita dell’uomo ma letale se inalato sotto forma di gas. L’utilizzo nelle esecuzioni di pena capitale fu discussa già nel 1995, da allora diverse proposte mai accettate fino agli ultimi anni.
Il team legale di Smith ha dichiarato che il metodo del gas azoto è stato rilasciato di recente e non testato. Il detenuto potrebbe morire soffocato dal vomito e dagli effetti delle convulsioni. La visita del reverendo Jeff Hood, consigliere spirituale di Smith è stata occasione anche per parlare di sicurezza utilizzando questa sostanza, infatti è rischiosa l’eventuale fuoriuscita.
Il reverendo ha chiesto di visitare la stanza dove verrà eseguita l’esecuzione ma non ha ricevuto risposta, dal tribunale al governatore la guida spirituale fiducia nella preparazione dell’esecuzione, anche la BBC ha interrogato le istituzioni ed esperti.
Dal 2018, l’Alabama è responsabile di tre tentativi falliti di iniezione letale, saranno i potenziali prossimi detenuti condannati a subire l’inalazione di gas di azot. L’Alabama attualmente è lo stato con più alto numero di esecuzioni, 165 persone sono nel braccio della morte.
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