Intelligenza artificiale e G7: Giorgia Meloni fa questo annuncio importante

By Iole Di Cristofalo

G7 in Puglia, Papa Francesco e intelligenza artificiale: l’annuncio

Giorgia Meloni ha annunciato sui social la partecipazione di Papa Francesco all’incontro del G7 in Puglia per affrontare il tema dell’intelligenza artificiale. La premier ha sottolineato l’importanza di questo dialogo tra leader mondiali e il pontefice, evidenziando il dibattito aperto su questa questione. La Premier negli scorsi mesi ha discusso questo argomento anche in Giappone, dove si è creata una forte intesa nell’area indo-pacifico.

La Santa Sede ha sempre dimostrato interesse per lo sviluppo delle tecnologie digitali, e Papa Francesco ha affrontato il tema dell’Intelligenza Artificiale in varie occasioni, anche tramite omelie e discorsi pubblici. Meloni ha citato il “Rome Call for AI Ethics”, promosso dalla Santa Sede dal 2020, come un’importante iniziativa per una riflessione etica sull’evoluzione degli algoritmi. La premier ha sottolineato la sfida antropologica rappresentata dall’IA, enfatizzando la necessità di una legislazione e di un controllo attento sul suo sviluppo.

Le parole di Paolo Benanti, sull’intelligenza artificiale

Intelligenza artificiale, documento santa sede

Paolo Benanti, oltre ad essere consigliere di Papa Francesco sull’Intelligenza artificiale è anche docente della gregoriana e presidente della commissione Ai all’interno di Palazzo Chigi. Secondo il sacerdote, l’evoluzione tecnologica è all’interno di uno scenario globale complesso.

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La Rome Call è il documento del Vaticano che chiede l’applicazione dei principi dell’etica all’intelligenza artificiale, questa tecnologia non risolve da sola tutti i problemi e allo stesso tempo, le risorse legislative e scientifiche a disposizione devono correre di più rispetto a questa tecnologia potente ed evolutiva a livello strutturale ma anche sociale e professionale.

I tanti interventi di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale

Il Papa affronta l’intelligenza artificiale sotto tanti punti di vista e lo si è visto negli interventi di questi anni e nelle omelie. Partiamo dal punto di vista umano, le persone secondo il pontefice non devono diventare dati per lo sviluppo digitale e per il potenziamento delle Ai.

L’uomo deve governare in senso antropologico questa potente tecnologia che si auto genera nel momento in cui l’uomo gli da degli input. La guerra, ci sono le armi sempre più evolute ma anche digitali e informatiche, l’Ai non deve finire nelle mani di chi vuole utilizzarla a scopi militari.

papa francesco
papa francesco

Infine, tecnologie digitali, robotizzazione e AI siano di aiuto allo sviluppo, al miglioramento delle industrie e delle professioni e anche per la pace e l’etica. Insomma, l’Intelligenza artificiale è da governare, lo sviluppo degli algoritmi deve essere etico e umano. In una delle tante omelie e interventi, Papa Francesco è riuscito anche ad affrontare la manipolazione della realtà, del pensiero e delle informazioni. Il rischio di fake news o video auto generati, insomma, non si risolve soltanto dichiarandoli non veri, perché dal momento della loro pubblicazione il danno profondo lo stanno già facendo.

Non è accettabile che l’uso dell’intelligenza artificiale conduca a un pensiero anonimo, a un assemblaggio di dati non certificati, a una deresponsabilizzazione editoriale collettiva“. “La rappresentazione della realtà in big data, per quanto funzionale alla gestione delle macchine implica infatti una perdita sostanziale della verità delle cose, che ostacola la comunicazione interpersonale e rischia di danneggiare la nostra stessa umanità“. Ecco il discorso integrale di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale

Che cosa sono gli algoritmi e come influiscono sull’intelligenza artificiale?

Gli algoritmi sono sequenze di istruzioni utilizzate dai computer per risolvere problemi o eseguire operazioni specifiche. Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, gli algoritmi giocano un ruolo fondamentale poiché permettono ai sistemi di apprendere dai dati, trarre conclusioni e prendere decisioni autonome.

Attraverso l’elaborazione di enormi quantità di dati, gli algoritmi consentono alle macchine di identificare pattern, predire comportamenti e ottimizzare processi. In sostanza, gli algoritmi alimentano l’intelligenza artificiale fornendo il metodo attraverso il quale i computer apprendono e agiscono in modo intelligente, aprendo così la strada a una vasta gamma di applicazioni innovative e trasformative in vari settori.

Nell’ambito dello sviluppo di computer e dispositivi mobili riportiamo queste due notizie fresche.

  • Qualcomm ha annunciato il lancio imminente del processore Snapdragon X Plus, una versione leggermente ridimensionata del Snapdragon X Elite, progettato per dispositivi di fascia media. Il nuovo chip, basato su core Oryon e con una potenza ridotta, mira a soddisfare le esigenze di comunicazione dei partner e dei consumatori. La sua architettura, simile al fratello maggiore, offre prestazioni multi-thread superiori a quelle di altri chip, con una potenza grafica leggermente inferiore ma prestazioni NPU invariate. La strategia di lancio di Qualcomm può essere interpretata sia come una risposta alle esigenze del mercato sia come un’ottimizzazione della produzione.
  • Apple sta sviluppando un’IA per iPhone, prevista per l’autunno insieme a iOS 18, con un focus sulla privacy degli utenti. Il software, basato sul modello linguistico Llm, effettuerà la maggior parte delle operazioni direttamente sul dispositivo, senza richiedere una connessione internet per rispondere alle domande degli utenti. Questo approccio potrebbe portare a tempi di risposta più rapidi e a una maggiore privacy, sebbene potrebbe comportare un potenziale minore rispetto ai concorrenti che si basano su cloud. Apple potrebbe integrare l’IA di Google, Gemini, in alcuni contesti del sistema operativo per colmare eventuali lacune.

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