Il mercurio nei pesci, un pericolo per la catena antropica
Il mercurio, un metallo pesante
Un metallo pesante รจ un metallo denso che รจ (di solito) tossico in basse concentrazioni. Sebbene la locuzione โmetallo pesanteโ sia comune, non esiste una definizione standard che classifichi i metalli come metalli pesanti. In metallurgia si considera una determinata densitร , mentre in fisica e chimica si tiene conto di altri elementi, come il numero atomico. Tuttavia, una densitร superiore a 5 g/cm3 รจ indicata generalmente come fattore di definizione comune dei metalli pesanti.
Il mercurio presente nei pesci che mangiamo
Il mercurio รจ un metallo pesante che puรฒ contaminare i pesci e gli altri organismi marini, soprattutto quelli che si trovano al vertice della catena alimentare. Puรฒ essere dannoso per la salute umana se ingerito in quantitร eccessive, in quanto puรฒ causare danni al sistema nervoso e ad altri organi. Vi spieghiamo come e perchรฉ.
Per approfondire:
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novitร
Medicina personalizzata al 100% con lโApp di IA
Genetica Green al via, ok dallโUE; tra 4-5 anni nuovo DNA in pomodori e zucchine
La provenienza del mercurio nei pesci
Il mercurio nei pesci proviene principalmente da fonti di inquinamento antropico, come la combustione di carbone e lโestrazione di ferro, che rilasciano mercurio nellโatmosfera e nelle acque. Il mercurio si trasforma poi in metilmercurio, una forma organica piรน tossica, che viene assorbita dalle alghe e dal plancton. Questi organismi vengono a loro volta mangiati dai pesci e dai molluschi, che accumulano il mercurio nei loro tessuti. Il processo di bioaccumulazione e biomagnificazione fa sรฌ che il mercurio aumenti di concentrazione man mano che si sale nella catena alimentare
Le specie di pesci piรน contaminate dal mercurio
Le specie di pesci piรน contaminate dal mercurio sono quelle piรน longeve e predatrici, come il tonno, lo squalo, il pesce spada, lo sgombro reale, l’orata e la spigola. Queste specie possono contenere livelli di mercurio superiori a 1 parte per milione, mentre le specie piรน piccole e meno carnivore, come lโaringa, ne contengono circa 0,1 parti per milione
Gli effetti del mercurio sulla salute
Gli effetti del mercurio sulla salute dipendono dalla forma, dalla quantitร e dalla via di esposizione al metallo pesante. In generale, il mercurio puรฒ causare danni al sistema nervoso, al sistema immunitario, al sistema cardiovascolare, ai reni, al fegato e ad altri organi.
Le conseguenze dell’esposizione al mercurio metallico
Il mercurio metallico, se inalato come vapore, puรฒ provocare irritazione delle vie respiratorie, tosse, febbre e disturbi neurologici progressivi che possono portare alla morte. Se ingerito, non viene assorbito dal tratto gastrointestinale e non produce effetti tossici
Le conseguenze dell’inquinamento da metallo inorganico
Il mercurio inorganico, se ingerito in elevate quantitร , puรฒ causare vomito, diarrea, sanguinamento interno, danni renali e shock. Se assorbito attraverso la pelle o le mucose, il mercurio inorganico puรฒ provocare irritazione, dermatite e ulcerazioni
Il metilmercurio, facilmente assorbibile
Il metilmercurio รจ la forma piรน pericolosa di mercurio per la salute umana, in quanto รจ facilmente assorbito dal tratto gastrointestinale e si accumula nel cervello, nel fegato e nel feto in caso di gravidanza. Puรฒ causare danni irreversibili al sistema nervoso centrale, con sintomi come perdita di memoria, difficoltร di apprendimento, disturbi del linguaggio, tremori, perdita della vista e dellโudito e paralisi. Puรฒ anche alterare il funzionamento del cuore e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari
MercuRILab, un’eccellenza italiana esperta nell’inquinamento da mercurio
E, come spesso accade, anche in questo settore il nostro Paese ha esponenti di eccellenza. MercuRILab (mercury research interdisciplinary laboratory) , formato da un gruppo di scienziati (professori e ricercatori) dell’Universitร di Trieste, si occupa (tra l’altro) dello studio del ciclo biogeochimico del mercurio (Hg) e dei metalli pesanti, in collaborazione con altri colleghi ricercatori di altre istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali. Le loro numerose pubblicazioni e attivitร didattiche indicano fino a quale punto questo team di esperti riesce a comprendere come si comporta il mercurio in natura.
La strumentazione a disposizione di MercuRILab รจ altamente specializzata e riesce a visualizzare ogni eventuale traccia di mercurio che potrebbe essere presente nei corpi organici o inorganici che sono sottoposti a controllo. Il responsabile, Prof Stefano Covelli, lavora per svelare i segreti e le insidie del mercurio da piรน di 30 anni. Appena una settimana fa, dal 6 al 10 settembre 2023, i rappresentanti di MercuRILab, con il Prof Covelli alla guida, hanno partecipato ad un importante congresso internazionale in Germania dove hanno esposto i progressi dei loro esperimenti e i risultati della loro ricerca.
Un semplice test sui capelli per scoprire i livelli di mercurio organico nel nostro organismo
Il mercurio nel corpo umano puรฒ essere rilevato attraverso diversi tipi di analisi,in funzione della forma e della fonte di esposizione a questo metallo pesante. Le principali modalitร di rilevazione sono le seguenti:
- Il sangue puรฒ essere usato per misurare il livello di mercurio metallico o inorganico presente nellโorganismo, in seguito a unโesposizione acuta o recente. Il sangue puรฒ anche rilevare il metilmercurio, una forma organica e tossica di mercurio che si accumula nei pesci e negli altri organismi marini. Il metilmercurio ha una lunga emivita nel sangue, quindi il suo livello riflette lโesposizione cronica o a lungo termine al metallo;
- Lโurina puรฒ essere usata per misurare il livello di mercurio metallico o inorganico presente nellโorganismo, in seguito a unโesposizione cronica o a lungo termine. Lโurina non รจ adatta per rilevare il metilmercurio, che viene eliminato principalmente attraverso le feci. Per aumentare la sensibilitร del test, si puรฒ ricorrere al cosiddetto โchallenge testโ o test di provocazione, che consiste nel misurare la concentrazione di mercurio nellโurina prima e dopo lโassunzione di un chelante chimico (DMPS), che aumenta il trasporto e la solubilitร del mercurio tissutale;
- I capelli possono essere usati per misurare il livello di metilmercurio presente nellโorganismo, in seguito a unโesposizione cronica o a lungo termine. Il metilmercurio si deposita nei capelli in proporzione al suo livello nel sangue, quindi il test puรฒ fornire una stima dellโesposizione al metallo negli ultimi mesi. Il test sui capelli non รจ adatto per rilevare il mercurio metallico o inorganico, che non si accumula nei capelli, ma รจ molto utile per capire se l’alimentazione ha rilasciato nell’organismo questo metallo ed, eventualmente, in quale proporzione.
Nell’esercizio dell’attivitร divulgativa che spetta agli enti e istituzioni scientifiche, MercurILab รจ presente ogni anno all’importante fiera dell’innovazione NEXT (dal 22 al 24 settembre 2023), dove raccoglie ciocche di capelli per la popolazione che desidera avere una valutazione sul contenuto di mercurio nel proprio organismo e svolge le analisi con i loro strumenti all’avanguardia.
Come prevenire gli effetti nocivi del mercurio sulla salute
Per prevenire gli effetti nocivi del mercurio sulla salute, รจ importante ridurre lโesposizione a questa sostanza attraverso una dieta equilibrata che limiti il consumo di pesci ad alto contenuto di mercurio (come tonno, pesce spada,orata e spigola), una corretta gestione dei rifiuti che contengono mercurio (come batterie, lampadine e termometri) e una vigilanza sulle fonti di inquinamento ambientale da mercurio (come centrali termoelettriche a carbone e industrie metallurgiche)
Relativamente all’alimentazione, basterebbe variare il consumo di pesce e preferire le specie a basso contenuto di mercurio, come il salmone, il merluzzo, le sardine e le acciughe. Il pesce dovrebbe essere consumato non piรน di due volte a settimana nel caso degli gli adulti e una volta a settimana da parte dei bambini, le donne in gravidanza e quelle che allattano.