Il caso Solinas vale davvero 350 mila euro o la credibilità di un partito? Scontro tra politica e magistratura?

By Ana Maria Perez

Il caso Solinas e il reato di corruzione

Come vi abbiamo raccontato a fine anno nelle nostre previsioni, il 2024 è partito con un grande impegno da parte della politica. Come sappiamo, a metà anno ci saranno le elezioni europee; inoltre, alcuni comuni e regioni italiane sceglieranno i loro rappresentanti ed è a questo proposito che i partiti si stanno preparando per affrontare la grande sfida. Per alcuni la campagna elettorale si presenta in salita, mentre ad altri le circostanze “casuali” fanno diventare l’impegno (quasi) una passeggiata. Sto parlando della Lega in Sardegna, dove a Cagliari, il governatore Christian Solinas è finito nella bufera. Un’indagine penale lo vede (opportunamente) indagato per corruzione.

Niente di più facile per gli altri candidati della destra che cavalcare l’onda burrascosa per promuovere le proprie candidature. In questo post vi parliamo dei 350 mila euro sequestrati al governatore Solinas, dei reati ipotizzati e di come la politica si faccia avanti sfruttando mezzi e mezzucci con l’unica finalità di avere il potere a portata di mano (di firma forse?). Guardate!

solinas

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Christian Solinas e l’accusa di corruzione e abuso d’ufficio

A soltanto quattro giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni regionali in Sardegna, la bufera giudiziaria si è abbattuta (opportunamente) su Christian Solinas. Da una costola dell’indagine per corruzione, abuso d’ufficio e altri reati, emerge l’ordinanza di sequestro cautelare di beni per 350 mila euro nei confronti del governatore e di altri 6 indagati. L’indagine non è “nata” ieri. andava avanti da qualche tempo e si divide in due diversi filoni:

  1. La compravendita di un immobile, che andremo a descrivere nel dettaglio;
  2. Un incarico che il governatore della Sardegna avrebbe dovuto ricevere da un’Università albanese.
Christian Solinas datisenato 2018
Christian Solinas, governatore della Sardegna

Gli altri indagati: persone insospettabili

Nell’elenco degli indagati si trovano personaggi di spicco del mondo della politica, imprenditore e altre Autorità. Nello specifico, due esponenti del Partito Sardo d’Azione (Nanni Lancioni, consigliere regionale, e Christian Stevelli, consulente del governatore) si trovano nei guai e non potranno partecipare alle elezioni della prossima estate. Inoltre, tra i nomi del provvedimento cautelari firmato dal gip Luca Melis su richiesta del pm Giangiacomo Pilia si trovano: Roberto Zedda (imprenditore), Roberto Raimondi (manager), Arben Gjata (rettore dell’università di Tirana) e Algonso Lotio (dirigente della E-Campus).

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Arben Gjata, rettore dell’Università di Tirana

I due filoni dell’indagine

L’indagine ha due filoni:

1) L’abbazia di Capoterra

Nel primo filone con il governatore sono indagati l’imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd’Az). L’indagine riguarda, secondo quanto si apprende, la compravendita da parte di Zedda di una proprietà di Solinas a Capoterra (un rudere del valore di 35 mila euro) e poi il successivo acquisto di una casa da parte del presidente della Regione vicino al Poetto di Cagliari . Per gli inquirenti, Zedda avrebbe ottenuto in cambio una fornitura di termoscanner e la prosecuzione della fornitura di software e hardware nell’ambito del project financing di Nuoro.

casa solinas
La casa

Il governatore non ha sborsato un euro per l’acquisto della villa: i religiosi gliela hanno “regalata” perché lui si è impegnato a ristrutturarla e si sono riservati il diritto di utilizzarla, loro ed eventuali ospiti, per “sostarvi, mangiarvi e svagarvicisi”. Tuttavia, sull’abbazia c’è dal 1987 un vincolo del ministero dei Beni culturali. Solinas ottiene un finanziamento regionale di 183 mila euro per la ristrutturazione, inizia i lavori ma deve fermarsi perché la magistratura apre un’inchiesta per abuso d’ufficio e edilizio. In questo caso il finanziamento è stato restituito e l’indagine è stata archiviata. 

L’abbazia viene poi venduta nel 2020 a Zedda, imprenditore che lavora negli appalti pubblici anche con la Regione. L’uomo versa 200 mila euro come caparra su un prezzo concordato di 550 mila euro (notate lo scostamento di prezzo!!). Un mese dopo Solinas acquista una villa di 500 metri quadrati e 20 vani, vicino al Poetto, spiaggia di Cagliari, dando in acconto 200 mila euro.

Quello che fa insospettire gli investigatori è l’importo della transazione: 550 mila euro per un rudere vincolato? 

2) Il secondo filone, l’incarico all’Università di Tirana

Il secondo filone riguarda presunte pressioni per la nomina di Raimondi al vertice dell’Enpi e, secondo l’ipotesi della Procura, legata alla promessa di una laurea ad honorem dell’università di Tirana (Albania). Come abbiamo visto, sono sotto accusa anche il consulente di Solinas, Christian Stevelli, il rettore dell’università di Tirana, Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Alfonso Lovito. 

alfonso lovito
Alfonso Lovito

Il governatore nega

Il governatore nega qualsiasi illecito (“È un teorema indimostrato e indimostrabile costruito pervicacemente dalla polizia giudiziaria”) e si sente dare l’approvazione da parte della Lega. Fra gli altri guai anche un processo, in corso, per la nomina del direttore generale della Regione, secondo la magistratura “privo dei requisiti”. Un altro alto dirigente, consigliere di Stato, che lo ha supportato nella nomina e ha scelto il rito abbreviato, è già stato condannato a 2 anni e 8 mesi. Come dire? La situazione non si presenta rosea per il governatore dell’isola mediterranea.

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