I bambini muoiono di disattenzione nel 2023
Si può morire di “disattenzione” del 2023? Cosa ne dite? Da ultimedalweb riteniamo che nel 2023 non sia possibile far morire i bambini né di fame né di disattenzione. Tanto, ci pensa già la sorte a metterci lo zampino: non serve spingere. Questa settimana che ci saluta oggi è stata intensa. Sicuramente l’opinione pubblica che si riflette maggiormente sul web è rimasta attonita e indignata di fronte alle morti di diversi bambini in preda alla “disattenzione” dei loro cari. Vediamo cos’è successo.
Le vittime di disattenzione in tutto il Paese
L’ultima, a Vicenza, aveva due anni
Un bambino di 2 anni è morto annegato nel pomeriggio di sabato 15 di luglio nella piscina dell’abitazione del nonno a Cavazzale di Monticello Conte Otto, comune dell’hinterland di Vicenza. Il piccolo sarebbe riuscito ad aprire la porta del cancello che divide la casa dal giardino, dove si trova la piscina. A scoprire il corpo senza vita del piccolo, la madre, giunta dopo circa un’ora a recuperare il suo figliolo. Come un bambino di 2 anni sia riuscito ad aprire la porta di un cancello e sia stato scoperto a distanza di almeno un’ora non si comprende.
Una madre che, lasciata da sola in preda a crisi postpartum, uccide il figlio di 1 anno
Il 30 luglio prossimo avrebbe compiuto il suo 1 anno Luca, qual bambino tanto desiderato che Elisa ha cercato e avuto a Voghera (Pavia). Tuttavia, non soffierà mai quella prima candelina perché sua madre gli ha gettato due mani intorno al collo e lo ha soffocato. La donna soffriva di depressione post-partum. La domanda sorge spontanea: perché Elisa è stata lasciata da sola con il piccolo? Il marito è uscito prima che arrivassero i rinforzi. Lei, in preda alle sue paure, non è riuscita a trattenersi. Ma Luca ora non c’è più.
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Per approfondire:
Elisa Roveda: chi è la donna che ha ucciso il figlio di un anno
Ecaterina muore a 18 mesi a Parma in una piscina gonfiabile
La bambina di soltanto un anno e mezzo stava giocando con sua sorella in una piscina gonfiabile a Casaltone quando è accaduta la tragedia. L’incidente è accaduto martedì 11 di luglio intorno alle 11 nella vasca all’aperto di un’abitazione a Casaltone, una frazione del comune di Parma. La piccola Ecaterina era assieme a una sorella quando sarebbe finita con la testa sotto la superficie dell’acqua. La famiglia della bambina, di origini moldave, vive a Parma da circa sei anni. dov’erano quando la bimba è annegata?
Due fratellini muoiono annegati in una vasca d’irrigazione a Manfredonia
I genitori si accorgono che i bambini non rientrano a casa all’imbrunire. Ed è state. Quante ore sono state i piccoli di 6 e 7 anni da soli? Forse tentando di scavalcare l’argine che misurava 1,5 m ed era troppo alto per riuscire a portarli al sicuro?
Sempre martedì 11 di luglio, il sole picchiava e i bambini si sono trovati nei pressi di una vasca d’irrigazione in località Fonterosa, tra Manfredonia e Zapponeta. Fortemente tentati dal refrigerio promettente dell’acqua, i piccoli non ci hanno pensato due volte e, sfruttando la recinzione divelta, si sono tuffati nel vascone. Peccato che sia stato l’ultimo tuffo della loro vita! Perché la recinzione non era integra? Dov’erano i loro genitori? Una tragedia che sicuramente si sarebbe potuta evitare.
Per approfondire:
Fratellini di 6 e 7 anni annegano in una vasca d’irrigazione a Manfredonia
Bambino di 18 mesi gravemente ferito dalla pistola del nonno a Manfredonia
In questo caso la vittima ha 18 mesi; per fortuna non dobbiamo mettere il verbo al passato. Anche se è grave, il piccolo non è deceduto (forse miracolosamente). I fatti sono accaduti nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 di luglio a Pomigliano d’Arco (Napoli). Il nonno stava pulendo una pistola detenuta legalmente (ne ha diverse perché fa l’istruttore di tiro) quando è entrato il bambino in stanza. L’uomo, preso di soprassalto, ha lascito cadere l’arma, che ha sparato accidentalmente, colpendo il piccolo. La mamma era nella stanza accanto. Ma era proprio indispensabile pulire l’arma quando un bambino di corta età girava per casa?
Quello che noi crediamo è che basta un secondo, come nel famoso film “sliding doors“, per far cambiare completamente il proprio destino. Cosa sarebbe successo se questi bambini fossero stati vigilati e seguiti? E non sono i soli. Sono soltanto i casi più mediatici che abbiamo riscontrato questa settimana.
Come può un sito che fa “informazione”, permettersi di lanciare giudizi così pungenti? Chi siete, i censori della giustizia?! Accusare i genitori e le famiglie che questi bambini sono morti per “disattenzione”… E’ sciocco, oltre che di cattivo gusto. Esistono anche le tragedie ma forse non ne siete al corrente. Se si sapesse fare giornalismo e non si fosse semplici e puri scribacchini da 2 soldi, il mondo sarebbe diverso. Sono un nonno, e posso solo immaginare il dolore di queste persone che si sono trovate ad affrontare l’innaturale morte del loro bambino. Vergognatevi!
Mi dispiace che abbia reagito così. In realtà, credo che lei non abbia interpretato correttamente il senso dell’articolo; non abbiamo lanciato giudizi. Abbiamo invitato alla riflessione: non mettiamo in discussione il dolore delle famiglie. L’informazione che abbiamo procurato era corretta. Noi non siamo la Procura della Repubblica, e non condanniamo nessuno. Speriamo che qualcuno rifletta su questo doloroso argomento anche se invitato da scribacchini da 2 soldi. Sarebbe un successo