Hamas: tentativi per liberare ostaggi e far cessare il fuoco
Tra le notizie di oggi collegate a Gaza, risalta la risposta del leader di Hamas, Ismail Haniyeh ad una proposta di accordo elaborata dai mediatori di negoziati a Parigi. Gli stessi hanno chiesto un cessate il fuoco e un punto di incontro sugli ostaggi.
La prima risposta di Hamas è con Telegram, dichiarando che analizzerà il piano proposto per presentare una replica. La priorità per il movimento è di far finire l’occupazione di Gaza, per questo molte delle proposte arrivate da Parigi non sono discutibili, questo è quanto scritto da Ismail, una risposta diplomatica di cui si attende replica dai negoziatori che hanno proposto una via di dialogo da Parigi.
La risposta ufficiale ai negoziatori da Parigi
“Il movimento – scrive su Telegam Ismail Haniyeh – è aperto a discutere qualsiasi iniziativa o idea seria e pratica, a condizione che conduca ad una cessazione completa dell’aggressione e garantisca il processo di accoglienza per il nostro popolo, per le persone che sono state costrette ad essere sfollate dalle misure dell’occupazione, per coloro le cui case sono state distrutte, così come la loro ricostruzione, la revoca dell’assedio e la realizzazione di un serio processo di scambio di prigionieri che garantisca la libertà dei nostri eroici prigionieri e metta fine alle loro sofferenze”.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Hanyeh ha anche risposto all’invito al Cairo per discutere la bozza dell’accordo uscita dalla riunione di Parigi. Con Hamas, seguendo le dichiarazioni del leader, si discute di partire dagli interessi nazionali dei popoli nel prossimo futuro, di costruire una base per costruire degli accordi di pace. Hamas non vuole tregue temporanee ma un cessate il fuoco duraturo. Nei prossimi paragrafi parleremo meglio del leader Hanyeh ma anche di quello che è avvenuto in Francia il 29 gennaio.
Hamas: chi è Ismail Haniyeh
Ismāʿīl Haniyeh, nato il 4 gennaio 1963, è un politico palestinese e attuale Capo del Politburo di Hamās dal 2017.
Dopo essere stato detenuto nelle carceri israeliane negli anni ’80 e ’90, è diventato una figura centrale nella politica palestinese dal 2006. Ha guidato il blocco parlamentare di Hamas alle elezioni legislative del 2006, diventando Primo Ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese.
Tuttavia, fu deposto nel 2007 durante le dispute interne tra Fatah e Hamas. Haniyeh non riconobbe lo scioglimento del suo governo, continuando a esercitare il potere esecutivo nella striscia di Gaza.
Dal 2019, vive a Doha, in Qatar. Nel 2017, è stato eletto presidente dell’Ufficio politico di Hamās, sostituendo Khaled Mesh’al. Inoltre, ha ottenuto asilo politico in Qatar nel 2019.
Da Parigi, un incontro di mediazione ma anche di alta sicurezza
L’incontro a Parigi preparatorio per la bozza di mediazione con Hamas ha visto la presenza delle intelligence israeliana e statunitense. I partecipanti sono stati il capo del Mossad David Barnea con il premier del Qatar Mohammed bin Hamad bin Khalifa Al Thani, il capo della Cia Bill e quello dell’intelligence egiziana Abbas Kamel. Ad Hamas sono state richieste condizioni per il rilascio degli ostaggi israeliani e per il cessate il fuoco. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, non da speranza per un cessate il fuoco o per la liberazione immediata di Gaza, infatti ha dichiarato che nonostante l’incontro di Parigi sia stato costruttivo con il movimento ci sono ancora divari significativi.
Assalto in Cisgiordania contro Hamas e Jihad islamica. Le dichiarazioni congiunte di israeliani e palestinesi
Tra i video di oggi legati all’attualità, il blitz delle forze israeliane in un ospedale in Cisgiordania. Sono rimaste uccise tre persone, questa la dichiarazione del ministero della Sanità Palestinese “tre martiri uccise dalle forze di occupazione all’interno dell’ospedale di Avicenna”. Esercito e polizia israeliana invece hanno affermato di aver ucciso tre terroristi nascosti nell’ospedale locale. Il primo Mohammed Jalamneh, un terrorista di Hamas collegato all’attacco del 7 ottobre, gli altri due terroristi invece erano legati alla Jihad Islamica. L’assalto all’ospedale è avvenuto travestendosi da medici, da donne, da anziani e altri pazienti. Si attende per questo assalto, la dichiarazione ufficiale da parte di Netanyahu e anche delle forze internazionali.