Frenectomia ovvero asportazione del frenulo della lingua nei neonati: perché viene effettuato questo intervento?
L’asportazione del frenulo della lingua nei neonati, nota come frenectomia, è un intervento spesso eseguito su bambini i cui genitori sono poco informati. Un recente studio pubblicato su Pediatrics, la rivista dell’American Academy of Pediatrics, ha esaminato questo intervento e i suoi effetti sull’allattamento al seno.
Il frenulo della lingua è un piccolo tessuto elastico che limita i movimenti della lingua e delle labbra. Esistono due frenuli principali nelle gengive: uno superiore e uno inferiore. A volte, questa membrana può essere troppo corta o deformata, causando problemi durante l’allattamento. In tali casi, può essere necessario un intervento medico chiamato frenectomia. Si tratta di un’operazione rapida, spesso eseguita senza anestesia. Tuttavia, questo intervento è sotto osservazione da parte degli studiosi, poiché viene frequentemente eseguito in modo eccessivo e non sempre porta ai risultati sperati.
L’asportazione del frenulo della lingua secondo lo studio americano, si esegue troppo spesso questo intervento: ecco i dati
Gli studi americani e francesi sull’asportazione del frenulo linguale, o frenectomia, offrono una panoramica critica di questa pratica. Negli Stati Uniti, i ricercatori di diverse università hanno sollevato preoccupazioni circa l’uso eccessivo di questo intervento sui neonati. Ogni anno, circa 100.000 neonati americani sono sottoposti a frenectomia, ma solo metà di loro presenta reali difficoltà di allattamento. La pratica, sebbene spesso considerata una soluzione universale, manca di solide evidenze scientifiche che ne dimostrino l’efficacia. Andreas Werner, presidente dell’AFPA, sottolinea che spesso si ricorre a trattamenti costosi senza una diagnosi accurata, alimentando una sorta di “epidemia” di diagnosi di anchiloglossia, passate da 10.000 a 100.000 casi annuali tra il 1997 e il 2012.
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In Francia, le preoccupazioni sono simili. Sebbene il numero esatto di asportazioni del frenulo della lingua effettuate ogni anno non sia noto, l’Associazione Francese di Pediatria Ambulatoriale (AFPA) ha espresso allerta riguardo alla crescente diffusione di questa pratica. Secondo un report del 2022, l’uso della frenectomia è spesso sproporzionato rispetto ai benefici reali, e vi sono preoccupazioni per effetti secondari non trascurabili. L’AFPA raccomanda che la frenectomia non sia considerata una soluzione primaria per i problemi di allattamento e invita i genitori a cercare il supporto di consulenti specializzati per affrontare le difficoltà di allattamento, piuttosto che ricorrere immediatamente all’intervento chirurgico.
L’importanza dell’allattamento al seno e il confronto sull’anchilogrossia con altri paesi
Nell’introduzione dello studio pubblicato dall’American Academy of Pediatrics (AAP), viene sottolineata l’importanza dell’allattamento al seno, raccomandato in esclusiva per circa sei mesi. L’agenzia evidenzia come tale pratica sia sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da vari altri enti. Il documento prosegue affermando che, quando sorgono problemi di allattamento, le famiglie spesso cercano aiuto da professionisti sanitari, tra cui pediatri e specialisti dell’allattamento. Per risolvere efficacemente le difficoltà legate all’allattamento, si raccomanda un approccio integrato e collaborativo. Lo studio analizza inoltre i dati su diverse nazioni riguardo all’anchiloglossia, una condizione congenita del frenulo della lingua che può causare problemi di movimento della bocca o disagio durante l’alimentazione del neonato.
Gli studi epidemiologici sull’anchiloglossia, che coinvolgono paesi europei e altre nazioni, mostrano tendenze interessanti. Negli Stati Uniti, in Canada e in Inghilterra, la frequenza di diagnosi di anchiloglossia nei neonati varia tra l’1,7% e il 10,7%. Tra il 1997 e il 2012, gli Stati Uniti hanno visto un aumento di dieci volte nelle diagnosi e nelle frenotomie, con un ulteriore raddoppio tra il 2012 e il 2016.
Analoghe tendenze sono state osservate in Canada, Australia e Danimarca, suggerendo un aumento generalizzato delle diagnosi e dei trattamenti. Tuttavia, queste variazioni potrebbero riflettere sia un vero incremento dei casi, sia un miglioramento della diagnosi, o addirittura una diagnosi eccessiva. In Europa, i dati mostrano un aumento significativo delle diagnosi e delle frenotomie, con una notevole variabilità geografica, che solleva interrogativi su fattori diagnostici e pratiche cliniche.
Più informazione tra i neogenitori anche durante la gravidanza
Gli autori dello studio parlano di prevenzione ma soprattutto di maggiore informazione corretta, partendo anche dal periodo della gravidanza. Ecco che cosa hanno scritto. “Gli studi randomizzati ben condotti sono scarsi – scrivono su Pediatrics – e quelli esistenti mostrano problemi metodologici significativi. È emerso che la frenotomia, spesso eseguita in risposta a diagnosi di anchiloglossia, potrebbe non influenzare positivamente l’allattamento a lungo termine. Inoltre, l’uso crescente dei social media ha amplificato la consapevolezza e la pressione verso questa procedura, ma le informazioni online possono essere miste e talvolta fuorvianti. È cruciale che i pediatri forniscano supporto informato ai genitori per navigare tra le opzioni di trattamento e evitare diagnosi eccessive o non necessarie”.