La Finlandia chiude definitivamente i valichi di confine e lo fa anche per motivi migratori

By Iole Di Cristofalo

Finlandia: le motivazioni al centro della chiusura definitiva dei valichi via terra e mare

Il ministero dell’Interno finlandese ha annunciato la chiusura definitiva del confine terrestre con la Russia, con effetto immediato e fino a nuova comunicazione. Questa decisione segue una serie di misure già implementate sulla frontiera alla fine del 2023. Tra le motivazioni principali vi è il contrasto all’aggressione russa in Ucraina e la necessità di gestire il flusso di arrivi e richiedenti asilo.

L’immigrazione sia via terra che via mare è aumentata a causa del conflitto in Ucraina, con un afflusso che si aggiunge a quello dei richiedenti asilo provenienti dall’Africa. Sebbene le restrizioni di fine 2023 dovessero scadere il 14 aprile, sono state prorogate, e dal 15 aprile saranno chiuse anche le tre principali vie di accesso via mare, spesso utilizzate anche a scopo turistico. Il governo finlandese intende prevenire l’arrivo di imbarcazioni che potrebbero approfittare dell’aumento delle temperature per raggiungere il paese.

Finlandia

Inoltre, considerando i vasti territori boschivi della Finlandia, si teme la formazione di accampamenti abusivi lungo il confine. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che esistono già numerosi individui interessati a entrare nel paese per ottenere asilo, ma sottolinea che l’immigrazione, specialmente da parte della Russia, potrebbe essere strumentalizzata a discapito della stabilità politica.

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Finlandia Russia, reazione chiusura confini e storia geopolitica tra i due paesi

Russia e Finlandia condividono un confine terrestre di 1340 chilometri, le relazioni si sono inasprite con la guerra in Ucraina. Mosca non ha preso bene la decisione della Finlandia di chiudere i confini, dal Cremlino la richiesta di spiegazioni e sul perché non si è cercata una strada più razionale e mediata tra i due paesi. A Mosca scotta la presenza della Nato ai confini, queste le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “a Nato continua il suo movimento verso i nostri confini, l’espansione delle sue infrastrutture militari verso i nostri confini. Creata come strumento di confronto, l’Alleanza continua a mostrare la sua essenza”.

La Russia detiene il primato mondiale per estensione di confine e numero di paesi confinanti. Le relazioni tra Russia e Finlandia hanno sempre avuto una complessità intrinseca. La Finlandia, per garantire la propria indipendenza proclamata nel 1917, ha persino collaborato con la Germania hitleriana, trovandosi poi coinvolta in conflitti su due fronti (con la Russia e la Germania) durante tre guerre, dal 1939 al 1945. È stata inclusa tra i paesi sconfitti nei trattati di Parigi.

Fino al crollo dell’Unione Sovietica, la Finlandia è riuscita a non essere assorbita per diventare una nuova repubbliche baltiche dell’Europa settentrionale, ma ha sopportato numerose interferenze. L’attuale crisi tra Russia e Ucraina ha spinto il governo finlandese a riconsiderare la sua politica di neutralità attiva da più di vent’anni, optando per l’ingresso nella NATO.

Dalla Finlandia all’Ucraina, altre notizie dal fronte

La celebrazione del 75º anniversario del Trattato Atlantico ha evidenziato la solidità e l’unità della Nato, secondo il segretario generale Jens Stoltenberg. Alla cerimonia hanno partecipato i ministri degli Esteri di numerosi Paesi alleati, sottolineando l’importanza dell’alleanza transatlantica. Si è ribadito l’importanza dell’unità tra gli Stati Uniti e l’Europa all’interno della Nato, sottolineando il ruolo cruciale degli Stati Uniti nella sicurezza europea. Tuttavia, l’evento è stato oscurato dalla situazione in Ucraina, con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che ha sottolineato l’importanza dei missili Patriot per la difesa del suo Paese.

La Russia critica la Nato, accusandola di destabilizzare la regione e cercando di costringere i membri ad aumentare il sostegno militare all’Ucraina. Questi sviluppi avvengono mentre la guerra in Ucraina continua a mietere vittime innocenti, con l’Unicef che segnala il grave impatto delle mine sui bambini ucraini.

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