Vai al contenuto

Filippo Turetta (22), tentato omicidio? “Un altro domani”, il docu-film sulla violenza di genere

filippo-turetta

Filippo Turetta e Giulia Cecchettin

Queste sono ore di angoscia per le famiglie dei due fidanzati che sono scomparsi nel nulla, come se la terra li avesse inghiottiti. Le ultime tracce della Punto Nera guidata dal 22enne di Torreglia (Padova) sono state rilevate 6 giorni fa e gli investigatori stanno valutando la possibilità che i giovani non siano più in Italia. Ora, il giallo si infittisce, perché lo studente di ingegneria è stato inserito nel registro degli indagati, sospettato di tentato omicidio. Vi ragguagliamo in questo post, dove facciamo anche un passaggio sul docu-film “un altro domani“, di Cristiana Mainardi (che lo ha scritto) e Silvio Soldini (regista), che tratta la violenza di genere.

filippo turetta

Per approfondire:

Marta di Nardo, 60 anni, trovato il corpo a pezzi in casa del vicino, ennesimo femminicidio dell’anno

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

Tentato femminicidio a Trieste, in carcere l’aggressore

Filippo Turetta, indagato per tentato omicidio

La procura di Padova ha confermato che Filippo Turetta è stato indagato per tentato omicidio di Giulia Cecchetin, dopo che gli investigatori hanno visionato un video che riprende una lite tra i due ragazzi nel parcheggio davanti alla casa di Giulia. Nel video si vede Turetta colpire a mani nude la ragazza fino a farla stramazzare a terra e poi la trascina in auto prendendola di peso, mentre lei cerca di resistere. Dopo aver firmato un mandato di cattura internazinale, il pm ha disposto una perquisizione a casa di Turetta, a Torreglia, il paesino da 6 mila anime dove abita il ragazzo sui Colli Euganei.

Il decreto di perquisizione è chiaro: “Si vuole comprendere se l’azione delittuosa sia stata preceduta da attività preparatoria“. L’obiettivo degli investigatori è quello di acquisire materiale informatico che potrebbe essere ritenuto utile alle indagini.

La sorella di Giulia: “aveva paura di lui”, molto possessivo

La sorella di Giulia, Elena Cecchetin, ha raccontato che Giulia “aveva confidato alle amiche di avere paura di lui, ma a me non aveva detto nulla Non voleva che lei si laureasse prima di lui, le diceva chiaramente che avrebbe dovuto aspettarlo, rallentare gli esami. E quando durante la loro relazione sono stati in crisi le ha detto che se l’avesse lasciato si sarebbe ucciso“.

Anche se Filippo e Giulia si erano lasciati, lui continuava a frequentare la ragazza, forse nella speranza di riconquistarla. Il sabato (giorno della loro scomparsa) erano andati a cena assieme. Secondo le testimonianze di persone vicino a Giulia, con le quali la giovane si era confidata, lui aveva smania di possesso e di controllo. Di fatto, avrebbe avvolto l’ex fidanzata in una ragnatela di “finto amore” in cui contava soprattutto LUI, il pretendente a proprietario della sua anima. Ed è questo che vi raccontiamo nel prossimo paragrafo. L’assurdità di un XXI secolo che chiede l’inclusività, ma non crede le ragazze che subiscono attenzioni invadenti e morbose che finiscono spesso male.

giulia cecchettin filippo turetta

Un altro domani, il ritratto-denuncia della violenza di genere

Mai come in questo caso ci viene da collegare la storia di Filippo e Giulia al docu-film un altro domani, di Cristiana Mainardi e Silvio Soldini, uscito in agosto, ma che rimane molto attuale. La presentazione del film ci racconta tutto quello che potremo scoprire, in merito alla violenza di genere. Se vi interessa l’argomento, non esitate a vederlo. Vi piacerà!

Un’indagine nel profondo delle relazioni intime per comprendere dove e perché la violenza si insinua, spesso difficile da decifrare ma già minacciosa, dando origine a una spirale del male che compromette l’esistenza. Ma soprattutto: qual è il primo seme della violenza? Come si può riconoscere? Come si può prevenire, come si può immaginare Un altro domani? 

Un grande affresco umano, composto dalle testimonianze degli autori di violenza, delle vittime di maltrattamenti e stalking, degli orfani di femminicidio, di tutti coloro che ogni giorno si occupano del problema: Polizia di Stato, magistrati, avvocati, centri antiviolenza, psicologi e criminologi che seguono percorsi trattamentali per uomini.

Un’indagine che giunge infine a temi che impregnano la cultura del nostro Paese dove il delitto d’onore è stato legge fino agli anni Ottanta e il patriarcato è ancora duro da demolire.

un altro domani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *