Fermi tutti: cosa succede al Festival di Sanremo? L’edizione del 2025 rimane intatta, e per fortuna. Non tanto per Carlo Conti e per la lista dei Big in gara, che ha già ampiamente causato il suo malcontento, ma come sempre quando si parla di Sanremo. Pippo Baudo direbbe che non c’è Sanremo senza un pizzico di polemica, come aveva già detto ad Amadeus. Eppure, il Tar ha deciso: dal 2026, servirà una gara per stabilire dove mandare in onda il Festival. E, sì, potrebbe non essere la Rai, perché ci sono tanti attori. Non solo Mediaset, ma Discovery.
Illegittimo l’affidamento diretto del Festival di Sanremo alla Rai
Ad essersi espresso è il Tar della Liguria. E da qui non si torna indietro. È stato dichiarato illegittimo, infatti, l’affidamento diretto del Festival di Sanremo alla Rai. Abbiamo sempre associato il Festival al “Primo”, ovvero il primo canale del telecomando. Tegola enorme sulla Rai, considerando che sono già tutti pronti a contendersi il posto. Ma c’è chi dice che la Rai sia pronta a tutto pur di non farsi strappare il Festival. Come è giusto che sia?
In breve, il Comune di Sanremo deve prima indire una gara pubblica, quindi aperta a tutti gli operatori del settore che sono interessati a mandare in onda il Festival sulla propria Rete. Il ricorso è stato presentato da Sergio Cerruti, il Presidente dei Discografici Italiani. Il suo scopo? Smantellare l’impianto di Sanremo.
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Una sentenza di 58 pagine ha praticamente sgretolato una delle poche certezze degli italiani, considerando che siamo sempre stati abituati a vedere il Festival di Sanremo su Rai1. Sentenza storica, a dir poco, non c’è che dire:
La nota della Rai
La Rai ha immediatamente replicato alla decisione del Tar, soprattutto tranquillizzando gli spettatori in merito all’edizione del 2025. Anche perché sappiamo già che il conduttore è Carlo Conti, e Conti ha già annunciato i Big, oltre che la presenza di Alessandro Cattelan alla finale, come co-conduttore.
“Giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival. Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘Festival della Canzone Italiana’, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”.
La preoccupazione della Rai sul Festival di Sanremo
Dopo la nota, anche lo scontento: ovviamente c’è già grande preoccupazione in merito all’impatto sull’edizione del 2025, sui conti dell’azienda e sull’identità culturale dell’evento. In breve: si chiede subito l’intervento dell’Amministratore Delegato Rossi. C’è grande, grandissimo tumulto per una decisione che ha costretto la Rai a intervenire nell’immediato, senza se e senza mai.
“Anche se l’edizione del 2025 è salva, questa decisione rischia di avere un impatto devastante sui conti dell’azienda e sull’identità culturale dell’evento stesso. È fondamentale che l’Ad Rossi venga immediatamente a riferire in Commissione di Vigilanza per chiarire come intende affrontare questa situazione e garantire che il Festival di Sanremo rimanga un pilastro del servizio pubblico. Perdere il Festival sarebbe un colpo durissimo non solo per l’equilibrio economico della Rai, ma anche per la promozione della musica italiana e la tradizione culturale che questo evento rappresenta”.
Ma il futuro è tutto da scrivere e siamo curiosi di scoprirlo… c’è già chi sogna il Festival di Sanremo affidato a Discovery e, quindi, di nuovo in mano ad Amadeus. Piccola postilla: anche l’edizione del 2026 era stata affidata a Carlo Conti.