Da quando la guerra in Ucraina ha avuto inizio, tutto il mondo si è stretto attorno agli ucraini, offrendo ospitalità a chiunque scappasse dalla guerra.
Non solo: il mondo ha aiutato l’Ucraina con l’invio di beni di prima necessità e aiuti a quegli ucraini che avevano deciso si rimanere lì.
Le iniziative di beneficienza sono state innumerevoli, e gli ucraini hanno sin dall’inizio espresso la loro gratitudine.
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La BBC ha ora intervistato alcune famiglie Ucraine, che hanno trovato ospitalità nel Somerset, una contea degli UK.
Le famiglie ucraine ospiti degli inglesi
“Mi sento felice di essere qui, ma infelice a causa di ciò che sta accadendo ai nostri amici a casa”, ha detto Olga alla BBC.
Olga racconta di venire da Kiev, e che è fuggita con due piccole valigie, preparate in appena 20 minuti.
“Ci hanno regalato dei vestiti, una bicicletta per Roman (ndr il figlio) e tutti chiedono ‘Cosa possiamo fare per te? Sono grata”.
Ad accoglierli, Catrina Hosie, che vive a Hinton St. George nel Somerset.
‘Volevo solo dare ai bambini un po’ di sonno di notte e giocare durante il giorno’, ha detto la donna.
“Erano stanchi ed emotivi, questi bambini hanno visto cose che non dovrebbero vedere, sarà difficile per loro riealborarle”.
Ad appena 40 km dal Somerset, a Kingston St. Mary, un’altra mamma di nome Olga, di 39 anni, è stata ospitata da altra gente di buon cuore.
Anche lei ha fatto le valigie in fretta e furia: solo 40 minuti per impacchettare la sua intera esistenza e fuggire.
“Ci è stato detto che potevamo andare in Gran Bretagna, ma poi siamo stati fermati in Francia, perché non era vero”.
L’ospitante, Julie O’ Donnell, ha detto che è stato “complicato” portare la famiglia nel Regno Unito.
“I moduli fanno così tante domande inutili, come chiedere a bambini di sei o sette anni se hanno mai prestato servizio militare o hanno avuto condanne per terrorismo”, ha raccontato.
Un procedimento burocratico lungo e tedioso. Decisamente ciò che non ci si aspetta quando in effetti stai scappando da un evento catastrofico come quello di una guerra in corso.
Le famiglie ucraine vengono abbinate alle famiglie inglesi tramite quello che è stato ironicamente descritto come un “Tinder per rifugiati”.
“Meravigliosi volontari hanno creato pagine Facebook aiutare le persone a mettersi in contatto”, spiega Olga.
Ora Olga è piu serena: “Ci sentiamo al sicuro, non solo al sicuro, come se fossimo a casa“.