Europee 2024 e astensionismo: gli italiani hanno voglia di andare a votare?

By Iole Di Cristofalo

49,69% di italiani aventi diritto al voto hanno partecipato alle elezioni europee 2024

Le elezioni politiche europee 2024 di quest’anno sono state percepite come un momento importante, tanto che un italiano su due è andato a votare anche se la percentuale effettiva di votanti è leggermente inferiore al 50%. I dati del Ministero dell’Interno riportano un’affluenza del 49,69%.

L’analisi dell’Ansa rivela un maggiore interesse per le elezioni europee quando sono associate anche al voto amministrativo e regionale, evidenziando una maggiore attenzione alla politica nazionale e locale rispetto a quella comunitaria. Nonostante ciò, il voto si è mantenuto vicino al 50%, ma questa leggera diminuzione apre un varco all’astensionismo, un fenomeno preoccupante. Questo potrebbe essere dovuto sia a forme di protesta sia alla disattenzione verso l’importanza della politica europea per l’Italia, specialmente a livello comunale e regionale.

Le elezioni europee 2024 di quest’anno sono state inoltre caratterizzate da episodi spiacevoli all’interno dei seggi. Oltre alle solite burle che mirano ad annullare le schede, ci sono state vere e proprie proteste sociali e lavorative. A Napoli, una donna di 24 anni è stata denunciata dai carabinieri per aver abbandonato il seggio senza un motivo legittimo, giustificando la sua assenza con il basso stipendio, dopo molta insistenza da parte degli agenti. Sempre in Campania, alcuni elettori sono stati denunciati per aver scattato fotografie alle proprie schede elettorali e all’interno della cabina. Inoltre, un elettore nel Torinese ha trovato la propria scheda già compilata.

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Elezioni europee 2024 più rinnovo amministrativo e regionale: ecco alcuni dati

Europee 2024

Partiamo dai dati più generici sulle elezioni europee 2024: per la prima volta, meno di un italiano su due è andato a votare. Nel 2014 l’affluenza era del 57,22%, mentre nel 2019 scese al 54,5%. Ad eccezione del 2004 (71,7%) e del 1999 (69,8%), si osserva un calo costante e progressivo nella partecipazione elettorale.

Sono dunque sempre meno gli italiani che vanno a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo, mentre l’elettorato per le amministrative mostra maggiore partecipazione. Si è votato in quasi 3.700 comuni, inclusi 7 capoluoghi di regione, e in Piemonte per il presidente e il consiglio regionale, con un’affluenza del 56,37% rispetto al 63,22% del 2019. Alle comunali, l’affluenza è stata del 62,72% contro il 67,90% precedente. L’Umbria e l’Emilia Romagna sono state le regioni con maggiore affluenza, mentre la Sardegna ha registrato i tassi più bassi. Ecco un approfondimento sui dati nel meridione partendo dalle isole.

In Sardegna e Sicilia, l’affluenza è stata inferiore al 40%, mentre in Calabria ha appena superato il 40%. In Basilicata, Puglia e Campania, si è attestata intorno al 43%, con Abruzzo e Molise rispettivamente al 47% e 48%. A livello europeo, l’affluenza è stata del 51%, leggermente superiore al 50,7% del 2019. Forza Italia ha ottenuto il primato in Sicilia con il 23% e in Calabria, dimostrando una forte presenza nelle regioni del Sud.

Risultati politici europee 2024 e amministrative

Parlamento e elezioni europee di giugno
Fonte foto: pixabay

Nelle elezioni europee 2024, la maggioranza Ursula ha mantenuto una solida posizione con 409 seggi su 720, grazie soprattutto alla crescita del Partito Popolare Europeo e alla tenuta dei socialisti. I liberali di Renew hanno perso 19 seggi, passando da 102 a 83. La destra, nonostante i progressi di Rassemblement National, AfD e FPÖ, non è riuscita a superare la maggioranza Ursula. Fratelli d’Italia ha aumentato i propri seggi, ma una maggioranza di centrodestra-destra non ha raggiunto i numeri necessari. Forza Italia ha ottenuto il primato in Sicilia con il 23% e in Calabria, dimostrando una forte presenza nelle regioni del Sud.

Nelle elezioni amministrative del 2024, coinvolgenti 3.716 comuni italiani, il Piemonte e diverse città hanno registrato risultati significativi. In Piemonte, il presidente in carica Alberto Cirio del centrodestra sembra in procinto di essere rieletto con il 50-54% delle preferenze. A Bari, il candidato sindaco del centrosinistra Vito Leccese è in vantaggio con il 42-46%. A Bergamo, la candidata sindaco del centrosinistra Elena Carnevali sembra in testa con il 53-57%.

Antonio Tajani

A Cagliari, Massimo Zedda guida con il 59-63% dei voti. A Campobasso, il candidato sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis è in testa con il 49-53%. A Firenze, la candidata del centrosinistra Sara Funaro è in vantaggio con il 42-46%. A Perugia, il candidato sindaco del centrosinistra Vittoria Ferdinandi è in testa con il 49-53%. A Pescara, il candidato sindaco del centrodestra Carlo Masci è in testa con il 47,5-51,5%. A Potenza, il candidato sindaco del centrodestra Francesco Fanelli è in testa con il 47,5-51,5%.