ondannati due amici per la morte di Cranio Randagio: “Profonda slealtà degli indagati”
Condannati a due anni e mezzo di carcere Pierfrancesco Bonolis e Jaime Garcia De Vincentiis, in quanto colpevoli di favoreggiamento nel processo per la morte di Cranio Randagio, il rapper che partecipò a X-factor, scomparso nel novembre del 2016.
“Non può non tratteggiarsi la profonda slealtà di entrambi gli imputati che si è manifestata non solo nell’immediatezza del drammatico evento laddove si sono adoperati per omettere, nel corso delle dichiarazioni rese agli operanti di polizia giudiziaria, snodi fondamentali nella descrizione dei fatti”, così si legge nella motivazione della sentenza.
Cranio Randagio, morto a una festa
Il rapper, all’anagrafe Vittorio Bos Andrei, è morto nel 2016 dopo aver partecipato a una festa in un appartamento: è stato colto da un arresto cardiaco dopo aver assunto una ingente quantità i droghe.
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Due amici della vittima sono stati accusati e condannati per favoreggiamento: hanno mentito sia sul luogo in cui si era tenuto il party che sull’uso di stupefacneti fatto alla festa.
I depistaggi
Hanno inoltre cercato di depistare le indagini per proteggere un altro amico accusato di aver portato lui la droga alla festa.
Inoltre, si legge anche che i due, “Anche successivamente, essendo venuti a conoscenza del contenuto delle indagini e dunque delle intercettazioni delle celle telefoniche e dei vari sms, hanno per così dire fatto retromarcia su alcune circostanze emerse pacificamente. Hanno, dunque, ribadito la propria estraneità ai fatti la cui ricostruzione è avvenuta, purtroppo, inaudita altera parte, essendo il Vittorio deceduto e, dunque, in assenza della sua versione dei fatti, cercando di avvalersi di un piano di sviamento conoscitivo che è stato diretto sicuramente a depistare le indagini e a nascondere la verità agli stretti interessati e all’autorità giudiziaria”
Gli amici del rapper hanno anche reso dichiarazioni mendaci e discordanti, cambiando più volte la versione dei fatti.