Che cosa è successo a Leonid Volkov?
Leonid Volkov è stretto collaboratore di Alexei Navalny, dissidente russo ucciso in carcere. Vive in Lituania e davanti alla sua casa è stato aggredito con un martello. Il racconto dell’aggressione è sui social. Un’altra portavoce di Navalny, Kira Yarmysh ha raccontato “qualcuno ha sfondato il finestrino dell’automobile, gli ha spruzzato liquido urticante negli occhi e poi ha iniziato a colpirlo a martellate”.
Le fotografie di Leonid Volkov aggredito mostrano i segni della violenza sul viso, la vittima non è ancora in grado di aprire gli occhi, una leggera irritazione o ferita alla testa. Sangue e ferite sul corpo, soprattutto sul braccio.
Leonid è rientrato a casa, sia la polizia che l’ambulanza hanno raggiunto il ferito. Queste informazioni sono state diffuse alle 21 del 12 marzo, da X è stato condiviso da molti utenti. Gli oppositori di Putin si sentono minacciati anche fuori dai confini russi, Navalny è stato avvelenato in Germania e poi è rientrato in Russia prima dell’arresto.
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Biografia di Leonid Volkov
Leonid Volkov è nato a Svedlovsk il 20 novembre 1980, è politico, attivista russo e anche informatico. Per le elezioni presidenziali del 2018 è stato capo di gabinetto nella campagna elettorale di Navany, poi ha guidato insieme all’oppositore lo sciopero degli elettori. È stato cofondatore della Società per la protezione di internet. Dal 2012 fino al 2018 è stato deputato della Duma nella città di Esaterinburg, nel 2013 era a capo della campagna elettorale di Navalny nelle elezioni comunali a Mosca del 2013. Dopo l’arresto di Aleksej è leader del partito Russia del Futuro dichiarata dal tribunale amministrativo di Mosca “organizzazione estremista”, ne ha chiesto il 29 aprile la chiusura degli uffici regionali.
Russia del Futuro: ideologia e scopo
Il Partito Democratico del Progresso – Russia del Futuro, guidato da Aleksej Naval’nyj, è un movimento nazional-democratico e liberale, concentrato sulla lotta contro la corruzione e la politica estera del governo russo. Naval’nyj denunciò pubblicamente il partito di governo Russia Unita come una congrega di truffatori e ladri, guadagnandosi una pesante reazione dal governo stesso. Nel corso degli anni, il partito ha partecipato attivamente alla scena politica russa, con Naval’nyj che ha ottenuto un significativo sostegno nelle elezioni comunali di Mosca del 2013 nonostante la concorrenza di Russia Unita.
Russia del Futuro ha criticato aspramente l’occupazione russa della Crimea, chiedendo sanzioni contro i legami di Putin e sottolineando la necessità di un referendum per risolvere la questione. Ha anche contestato l’ingerenza russa in altre nazioni, come nel caso del Donbass e della guerra civile siriana. Naval’nyj e il suo partito hanno anche sostenuto la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso e hanno condannato le azioni del governo russe nei confronti dell’Ucraina e delle proteste in varie regioni russe, dimostrando un impegno per i diritti umani e la democrazia.
Il movimento ha ricevuto attenzione internazionale per le sue posizioni decise e per le richieste di giustizia e trasparenza nel sistema politico russo, oltre che per la sua opposizione al presidente Putin. Naval’nyj ha continuato a essere una figura di spicco nella politica russa nonostante le sfide e le minacce, rimanendo un critico acuto del governo e dei suoi leader.
La vita del braccio destro di Navalny dopo la messa a bando di Russia del Futuro
In qualità di membro della Duma e delle commissioni parlamentari, Leonid Volkov ha dedicato il suo impegno all’economia urbana, alla pianificazione territoriale, alla politica culturale e all’informazione. Dopo un periodo trascorso con la sua famiglia a Lussemburgo nel 2013, è tornato in Russia l’anno successivo. Attualmente, Volkov si trova in esilio in Lituania, a Vilnius, da dove coordina le campagne di Aleksej Naval’nyj. Il sito web del partito “Russia del Futuro” è stato uno strumento fondamentale per le comunicazioni, le proteste e la diffusione dei messaggi negli ultimi anni. Nel 2021, ha accompagnato Daria Naval’naja, figlia di Naval’nyj, a Strasburgo per ritirare il Premio Sakharov assegnato al padre dal Parlamento Europeo.