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Imran Khan ed elezioni Pakistan: lui in carcere e i sostenitori utilizzano così l’Ai

Imran Khan - elezioni 2024 situazione

Elezioni Pakistan e maggioranza Imran Khan: rincontriamo così l’utilizzo dell’AI nei video

Imran Khan - elezioni 2024 situazione
Confine Pakistan – foto pixabay

In Pakistan si stanno tenendo le importantissime elezioni per l’Assemblea Generale della Repubblica islamica. Imran Khan, il candidato ex ministro non presente perché in carcere come detenuto ha dei sostenitori fuori che non lo possono avere come presenza perché in carcere. Che cosa fanno?

Utilizzano l’intelligenza artificiale e in maniera pubblica per diffondere un video dove il candidato rivendica la vittoria. Immagine di lui, sfondo e dialogo perfettamente costruiti come un naturalissimo video elettorale pre o post elezione. “Mi congratulo con tutti voi per aver vinto le elezioni del 2024“. “Secondo fonti indipendenti, abbiamo vinto 150 seggi nell’Assemblea nazionale prima che la manipolazione non iniziasse”, si legge nella sintesi di Rainews.

Già abbiamo incontrato questo utilizzo dell’Ai per esponenti politici in carcere, e lo abbiamo fatto con il principale oppositore di Putin, lì però non è stato lanciato un messaggio politico ma degli auguri di buon natale ai famigliari o agli affetti. Quest’uso dell’AI nelle questioni o negli eventi politici, nazionali o internazionali, diventerà sempre più realtà con tutti i rischi e le potenzialità connesse. Insomma, social e AI diventano una nuova realtà di cui da tempo abbiamo oltrepassato la frontiera. Ma veniano a quello che sta succedendo in Pakistan.

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Imran Khan e i candidati sostenitori indipendenti

In Pakistan, le elezioni dell’Assemblea generale hanno portato a risultati sorprendenti, con candidati indipendenti sostenitori dell’ex primo ministro Imran Khan in testa nello spoglio dei voti, nonostante le proiezioni pre-elettorali. Khan, attualmente detenuto per accuse di corruzione e rivelazione di segreti di Stato, ha sfidato da dietro le sbarre il favorito, Nawaz Sharif, sostenuto dai vertici militari.

Il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI) di Khan potrebbe ottenere la maggioranza dei seggi, nonostante sia stato vietato dalla Commissione elettorale. La Lega musulmana di Sharif ha ottenuto 71 seggi, mentre il Partito popolare pakistano di Bilawal Bhutto Zardari ha sorpreso con 53 seggi. Il voto è stato segnato da violenze, con decine di morti, arresti e sospetti di brogli. Le preoccupazioni internazionali sono emerse da parte di Washington e Londra, mentre le proteste hanno scosso la capitale Peshawar.

La speranza sui partiti più piccoli

Il Pakistan esistono partiti principali e piccoli partiti, quelli che in diverse situazioni politiche, attraverso sistemi di alleanze possono fare la differenza. In Pakistan esistono due grandi dinastie famigliari e rivali, il PML-N e il PPP. Entrambi condividono gran parte del potere con l’esercizio e engli anni passati si sono creati anche governi di coalzione.

Nell’aprile 2022, viene cacciato Imran Khana dalla carica di primo ministro ottenuta nel 2018. Imran Khan ha fondato il PTI, uno dei maggiori partiti politici del Paese. Vediamo i partiti più piccoli, ce ne sono diversi e anche collegati ai diritti delle donne e delle minoranze religiose. Insieme hanno ottenuto 27 seggi totali, PTI potrebbe tentare un alleanza con il Movimento Muttahida Quami che da solo ha ottenuto 17 seggi, si tratta di un movimento studentesco con sede a Londra.

Chi è Imran Khan? Ideologia, programmi e arresto

Imran Khan, ex primo ministro del Pakistan, è una figura controversa, noto per il suo nazionalismo e populismo. Dopo essere stato estromesso dall’incarico con un voto di sfiducia nel 2022, ha affrontato accuse di corruzione e cospirazione. Khan si è guadagnato supporto promettendo un “Nuovo Pakistan” basato su valori islamici, economia liberale e lotta contro la corruzione. Tuttavia, è stato criticato per mantenere politiche neoliberiste e per l’austerità economica. Il suo arresto nel 2023 per corruzione ha scatenato proteste e sospetti di motivazioni politiche. I punti cardini del Nuovo Pakistan furono:

  • Valori islamici, ai quali si è dedicato negli anni ’90
  • Economia liberale, con la promessa di deregolamentare l’economia e creare uno Stato sociale
  • Diminuzione della burocrazia e attuazione delle leggi anti-corruzione, per creare e garantire un governo onesto
  • Istituzione di un sistema giudiziario indipendente
  • Revisione del sistema poliziesco del paese e visione anti-militarista per un Pakistan democratico.

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