Emergenza farmaci: fino all’estate 2025 difficoltà nel reperire la formulazione 500 mcg di Chenpen.
In Italia, la preoccupazione per le allergie è in costante crescita, con un numero sempre maggiore di persone affette da allergie alimentari, verso piante, pollini e altre sostanze. Questo fenomeno è aggravato dal cambiamento climatico, che non solo ha aumentato le cause di allergie, ma ha anche contribuito alla proliferazione di insetti che possono provocare gravi reazioni allergiche. Un’emergenza particolarmente critica è quella legata alla carenza di farmaci per il trattamento dello shock anafilattico, una reazione allergica grave e potenzialmente letale che richiede un intervento immediato.
Lo shock anafilattico si manifesta con sintomi come difficoltà respiratorie, gonfiore della gola e abbassamento drastico della pressione sanguigna, e può essere trattato efficacemente con auto-iniettori di adrenalina. Tuttavia, a partire da quest’estate, è emerso un allarme per la mancanza di Chenpen, un farmaco essenziale per il trattamento dell’anafilassi. La formulazione da 500 mcg è attualmente irreperibile e, secondo gli esperti, questa carenza persisterà fino alla prossima estate. Questo deficit di farmaci vitali rende ancora più critico il rischio per chi soffre di allergie e reazioni alle punture di insetti, mettendo a rischio la loro sicurezza e salute.
Nonostante la richiesta all’estero per la carenza di Chenpen, ecco cosa succede
Diverse associazioni e enti, tra cui la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic) e l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (Aaiito), hanno lanciato un allarme riguardo alla grave carenza del farmaco Chenpen, un auto-iniettore di adrenalina essenziale per il trattamento dello shock anafilattico.
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Lo scorso luglio, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) aveva già segnalato il problema e autorizzato l’importazione del prodotto dall’estero, ma le previsioni attuali indicano che il Chenpen sarà quasi introvabile già alla fine di settembre e la carenza si estenderà fino all’inizio della prossima estate. Per affrontare l’emergenza, è stata creata una task force composta dai presidenti di Siaaic e Aiito, Mario Di Gioacchino e Lorenzo Cecchi, insieme a quattro allergologi esperti: Cristiano Caruso, Gabriele Cortellini, Francesco Murzilli e Vincenzo Patella.
Gli auto-iniettori di adrenalina sono dispositivi salvavita utilizzati per somministrare adrenalina in caso di shock anafilattico, una reazione allergica grave e improvvisa che può essere letale senza un trattamento tempestivo. Gli esperti avvertono che la disponibilità limitata di questi farmaci è una situazione critica, poiché l’adrenalina è cruciale per contrastare rapidamente i sintomi potenzialmente mortali dell’anafilassi. La task force raccomanda ai pazienti a rischio di tenere sempre con sé questi dispositivi e di usarli prontamente ai primi segni di una reazione allergica grave.
Due interventi dell’Aifa sia sul farmaco antishock che sull’irreperibilità di altri medicinali.
Oltre alla mancanza del farmaco Chenpen, l’Aifa si è occupata della carenza anche di altri medicinali e ha diffuso in rete un pdf di informazioni.
L’AIFA ha pubblicato un documento intitolato “NON SI TROVA”, elaborato dal Tavolo Tecnico sulle indisponibilità, che offre linee guida per gestire le carenze e le indisponibilità dei farmaci. Il documento distingue tra carenza (quando un farmaco è irreperibile a livello nazionale a causa di problemi produttivi) e indisponibilità (discontinuità locale nella distribuzione).
Per i farmaci carenti, il farmacista può consultare l’Elenco dei farmaci carenti sul sito dell’AIFA per trovare alternative. Se il farmaco non è nell’elenco, il problema potrebbe essere di natura locale e il farmacista deve segnalarlo alle autorità competenti e ordinare direttamente dall’azienda. Il documento evidenzia anche l’importanza dell’attività galenica come soluzione per le carenze, consentendo la prescrizione di farmaci galenici se il principio attivo è autorizzato o descritto nelle Farmacopee dell’UE, escludendo quelli con autorizzazione revocata.
Anche l’Oms e Altroconsumo si sono occupati della carenza di farmaci, ecco i dati
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal settembre 2021, le molecole segnalate in carenza in due o più Paesi sono aumentate del 101%. Questa situazione rischia di esporre i pazienti a farmaci contraffatti e di qualità inferiore, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, ma anche in Europa, dove il 65% dei Paesi ha visto un aggravamento della carenza nel 2023.
In Italia, circa 300 farmaci sono carenti, con 30 tra i più critici in ambiti come antibiotici e antitumorali. Il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, tranquillizza dichiarando che non c’è un allarme generale, ma sottolinea la vulnerabilità dell’Italia, che ha prezzi farmaceutici tra i più bassi d’Europa e una dipendenza dalle importazioni.
Altroconsumo segnala che il 34% degli italiani ha trovato medicinali mancanti in farmacia nell’ultimo anno, con tempi di attesa peggiorati e gravi ripercussioni sulla salute dei pazienti. L’Ema ha istituito gruppi di lavoro per monitorare e prevenire queste carenze e sta considerando una revisione della regolamentazione Ue per migliorare la gestione delle crisi di approvvigionamento.