La nota influncer Camihawke, all’anagrafe Camilla Boniardi, si era recata a Roma per il concerto dei Fast Animals and Slow Kids, band rock fondata da Aimone Romizi , il fidanzato dell’influencer,
Durante la sua trasferta, però, ha litigato con un tassista che si era rifiutato di accettare i pagamenti con carta.
“Per 10 euro al massimo preleva”
L’influencer ha così raccontato sui social: “Arrivata a Roma. Salita sul taxi sto già litigando perché ho chiesto cortesemente se avesse la carta di credito. Risposta: “per 10 euro di corsa al massimo preleva“.
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All’arroganza del tassista Camilla ha dunque replicato: “No guardi, io non prelevo proprio un bel niente, gliel’ho chiesto per carineria visto che dovrebbe ormai essere obbligatorio avere il POS”.
Nonostante ciò, l’uomo ha continuato a rifiutarsi di farla pagare con la carta di credito, e all’incalzare di Camilla sull’obbligatorietà del POS anche per i tassisti, ha replicato:
“Ma che ne so io mica lavoro con le banche“.
Ad ogni modo, l’insistenza, quando si è nel pieno dei propri diritti, paga sempre: infatti Camilla è riuscita a pagare con la sua carta di credito, ma ha aggiornato i followers sull’incresciosa vicenda. “Ho pagato con la carta, sono contenta di essermi fatta valere per una volta”, ha scritto.
Camihawke e il tassista razzista
Solo poche settimane fa, un altro spiacevole “incontro ravvicinato” di Camihawke con un tassista razzista. Il tassista, cui lei ha dato un nome di fantasia (“Signor Giovanni ndr) ha iniziato a parlare della pericolosità degli stranieri, del problema degli sfollati in stazione Centrale a Milano, usando frasi poco apprezzate dalla nota influencer.
Non solo, dopo tutto il discorso stereotipato sulle persone provenienti da altri Paesi, ha anche regalato una ulteriore perla, questa volta non sugli stranieri ma sulle donne:
Rivolgendosi a Camilla ha detto: “Oggi signorina, ma domani madre. Speriamo!”.
In questo caso, comunque Camihawke ha raccontato l’aneddoto con ironia e sarcasmo, ma ovviamente con lo scopo di proporre ai suoi followers un punto di riflessione.
Non è la prima volta che si fa portavoce di problematiche sociali di una certa entità.