Nel 2024, e in particolare durante l’estate, l’Italia ha assistito a un preoccupante aumento dei casi di omofobia. Gli episodi di violenza fisica si sono moltiplicati, culminando con l’identificazione di un aggressore descritto come socialmente pericoloso e instabile. Quante persone, semplicemente a causa del loro orientamento sessuale, devono ancora vivere con la paura di camminare per strada, anche in coppia? A questa ondata di violenza si aggiungono provocazioni, diffidenza e atti di vandalismo, che celebrano e perpetuano questa forma di discriminazione intollerabile.
Omofobia, violenza su 57enne fino a fargli perdere i sensi per strada
Il primo caso di omofobia e violenza a San Giovanni Rotondo, nella notte tra il 10 e l’11 agosto, Michel, un uomo di 57 anni, è stato brutalmente aggredito mentre si trovava in un bar del centro. Due giovani, un ragazzo e una ragazza, si sono avvicinati a lui, inizialmente con provocazioni verbali: “Lo sai che anche noi siamo gay?”
Poco dopo, il ragazzo gli ha strappato il panino dalle mani, mentre la ragazza lo ha colpito con un pugno, facendolo cadere e perdere i sensi. Il gruppo ha continuato a picchiarlo, lasciandolo a terra sanguinante. Michel ha riportato un trauma cranico e gravi lesioni maxillofacciali, e solo l’intervento della barista del locale vicino ha impedito conseguenze peggiori.
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Il sindaco di San Giovanni Rotondo, Filippo Barbano, ha espresso profonda preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’importanza di un’inversione di tendenza e la necessità di rendere le strade più sicure. L’associazione ‘Kollerà ha organizzato un presidio di solidarietà il 16 agosto per sensibilizzare la comunità contro la violenza omotransfobica.
Michel si è ripreso ma ecco che cosa ha raccontato
Quando Michel si è ripreso dall’aggressione, ha raccontato con amarezza la sua esperienza. Aveva semplicemente deciso di uscire quella sera per osservare le stelle cadenti, ma si è trovato vittima di un atto di violenza brutale. “Ero uscito per vedere le stelle cadenti ma me le sono beccate tutte addosso...” ha detto Michel, denunciando apertamente l’impatto devastante che i messaggi omofobi e l’educazione violenta possono avere sui giovani.
Dopo aver riaperto gli occhi, ha trovato conforto in un’amica che gli ha suggerito di recarsi subito in ospedale. Michel ha deciso di denunciare l’aggressione non solo per ottenere giustizia, ma anche per prevenire che episodi simili possano colpire persone più vulnerabili: “Tremo solo al pensiero di immaginare che simili aggressioni possano accadere a persone giovani e che non hanno la mia stessa forza interiore di reagire. Per questo voglio che se ne parli“. Le sue parole riflettono un profondo desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica e di lottare contro la violenza omofoba che, purtroppo, continua a essere presente nella società.
Violenze per omofobia, non si fermano le aggressioni contro coppie e gruppi omosessuali e transgender
Le aggressioni contro individui e coppie LGBT+ continuano a verificarsi con preoccupante frequenza. Il 10 agosto, Giulia, 28enne di Viterbo, è stata vittima di violenza durante la festa del vino a Castiglione in Teverina. Giulia e la sua amica Alessia, entrambe transgender, sono state aggredite da un gruppo di giovani che inizialmente le hanno provocate con commenti offensivi. La situazione è degenerata rapidamente, culminando in un pestaggio violento che ha lasciato Giulia con ferite al volto e un dente rotto. Arcigay Viterbo ha definito l’incidente un chiaro atto di violenza transfobica, esprimendo preoccupazione per l’atteggiamento violento dei giovani e il loro mancato intervento da parte degli spettatori.
A Roma, una coppia gay è stata aggredita fuori da una discoteca da un gruppo di quattro persone, tra cui tre uomini e una donna, poco più che ventenni. I due ragazzi sono stati presi a calci, pugni e cinghiate solo perché si tenevano per mano. Le immagini dell’aggressione sono state condivise sui social media e hanno attirato l’attenzione della Gay Help Line. La europarlamentare Carolina Morace ha denunciato il grave episodio e ha chiesto misure più severe contro l’omofobia, suggerendo l’inclusione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere tra i crimini europei.
A Foggia, un giovane è stato aggredito da un gruppo di ragazzi in Piazza Mercato per la sua identità omosessuale. L’aggressione ha coinvolto anche insulti razzisti e omofobi. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno avviato indagini per identificare gli aggressori, mentre il questore ha emesso provvedimenti di prevenzione per il presunto autore dell’aggressione.