Missione spaziale con Starliner: nuovi astronauti pronti a partire per la Stazione Internazionale

By Iole Di Cristofalo

Starliner di Boeing trasporterà Sunita Williams e Butch Wilmore

Alle 16:00 (ora italiana), mentre Apple terrà una diretta per presentare i nuovi iPad, alle 4 ma bisogna seguire il canale Youtube della Nasa partendo da mezzanotte, Boeing è pronta a lanciare Starliner nello spazio.

Missione spaziale con Starliner
Missione spaziale con Starliner

Si tratta della prima capsula spaziale Boeing destinata agli astronauti che partiranno per la Stazione Spaziale Internazionale. Quindi, si prospetta una notte di lavoro nella base di Cape Canaveral, in Florida. La NASA attribuisce grande importanza a questo volo. Starliner diventa il secondo mezzo americano per il trasporto di astronauti verso la Stazione Spaziale.

A bordo della capsula ci saranno Sunita Williams e Butch Wilmore, rispettivamente di 59 e 62 anni, con carriere già lunghe e significative. Williams ha già completato due missioni verso la Stazione Spaziale, nel 2006 e nel 2012, mentre Wilmore ha pilotato lo Space Shuttle nel 2009 e nel 2014, partecipando anche a una missione di lunga durata sulla ISS. Esamineremo ora alcune caratteristiche di Starliner.

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Quanto è grande Starliner? Quanti astronauti può ospitare?

CST 100 mock up scene
Modello del CST-100: di Boeing: foto del 2013 su Wikipedia

Starliner parte ufficialmente con due astronauti, nonostante l’elenco iniziale riportato da molti giornali indicasse quattro membri dell’equipaggio. Sia Williams che Wilmore si sono preparati a lungo per questo momento cruciale, e i video dei test e delle prove sono disponibili sul sito ufficiale di Boeing. Un test fondamentale è il Crewed Flight, un volo di prova con equipaggio.

La capsula, alta cinque metri e larga 4,6 metri, è più spaziosa della capsula Apollo e può ospitare fino a sette astronauti. Starliner è progettata per essere riutilizzabile fino a dieci volte, un aspetto cruciale per la NASA che sta puntando allo sviluppo del trasporto spaziale commerciale.

Williams e Wilmore non saranno inattivi durante la missione; avranno il compito di testare e valutare il funzionamento e la qualità dei sedili, dei sistemi di navigazione e del supporto vitale a bordo, così come delle tute spaziali. La durata della loro permanenza nello spazio sarà di dieci giorni, con il rientro previsto entro tre giorni.

Che cosa ci racconta la Nasa su questo viaggio spaziale?

Stazione Spaziale Internazionale
Stazione Spaziale Internazionale (fonte: Wikipedia)

Innanzitutto, il razzo che lancerà la navicella Starliner è l’Atlas V della United Launch Alliance, che partirà dallo Space Launch Complex 41. Questa sarà la prima missione con equipaggio della compagnia, segnando un momento significativo nella storia di Boeing, nonostante ritardi precedenti dovuti a tentativi e intoppi.

Il lancio segue quello di SpaceX e fa parte del Commercial Crew Program, un programma che unisce l’industria aerospaziale americana e l’offerta pubblica privata per aumentare il numero di razzi e veicoli spaziali lanciati. L’obiettivo del programma è fornire un trasporto sicuro, affidabile ed economico per le missioni della stazione spaziale, consentendo più tempo per la ricerca. Durante la conferenza stampa, i vertici della NASA e i funzionari di Boeing hanno discusso della preparazione, degli obiettivi e delle priorità dei test di volo con equipaggio, oltre alle prove e ai test condotti dagli astronauti.

Una volta raggiunta la Stazione Spaziale Internazionale (SSI), l’aggancio di Starliner è previsto per le 00:48 (ora della costa orientale). L’agenzia Forbes ha espresso interesse per questo volo di Boeing e ha annunciato che fornirà una copertura costante fino all’aggancio, inclusi l’apertura del portello e il benvenuto, previsti rispettivamente per le 2:35 e le 3:15 (stesso fuso orario).

Ed Intanto, vi ricordate di Blue Origin, l’altra grande per il volo spaziale con e senza astronauti? Guidata dal nuovo CEO Dave Limp, è pronta per un anno cruciale. Il motore BE-4 ha avuto successo nel lancio della missione Peregrine, e il razzo pesante New Glenn potrebbe debuttare entro la fine dell’anno. Blue Origin sviluppa anche l’hardware per il nuovo vettore, inclusi il veicolo di trasferimento Blue Ring e la stazione spaziale Orbital Reef. L’azienda considera il proprio veicolo spaziale con equipaggio, data l’incertezza sull’impegno a lungo termine di Boeing nella Starliner. Blue Origin sta assumendo personale per sviluppare il veicolo, e potrebbe annunciare ulteriori dettagli presto.