Stefanos Tsitsipas, primo finalista, si attende il secondo.
Novak Djokovic sta giocando nella semifinale del Torneo di Monte Carlo (Masters 1000) dopo nove anni, un ritorno importante, e affronta Casper Ruud. Nel quarto di finale, Djokovic ha vinto contro l’australiano Alex De Minaur con il punteggio di 7-5, 6-4 in poco più di due ore di gioco. Questa vittoria lo rende il giocatore con più semifinali in carriera nei Masters 1000, superando Rafael Nadal con un totale di 77 semifinali.
La semifinale di sabato al Monte Carlo Masters ha visto la partecipazione di Jannik Sinner, che il giorno precedente aveva sconfitto Holger Rune. Nel frattempo, Stefanos Tsitsipas, il tennista greco, ha ottenuto venerdì una vittoria con un punteggio di 6-6 contro Karen Khachanov. Ognuno ha affrontato la sua sfida in questo ennesimo turno dei Masters.
Purtroppo, Sinner è stato sconfitto questa volta, e non avremo la tanto attesa sfida finalissima contro Djokovic, come molti desideravano. La partita si è conclusa con un punteggio di 6-3, 6-4 a favore del greco e 4-6, 4-6 per Sinner. Adesso, Tsitsipas sta aspettando di conoscere il suo avversario per la finale.
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Jannik Sinner si arrende ad un infortunio alla gamba: raccontiamo la sua sfida contro Stefanos Tsitsipas
Jannik Sinner sembrava avere il controllo della partita contro Stefanos Tsitsipas, ma il vento ha cambiato direzione quando il greco ha iniziato a rimontare nel terzo set. È emerso che il tennista di San Candido stava lottando con un problema alla gamba destra, il che ha reso la sua performance incerta. Pur conducendo 4-3 nel set, Tsitsipas ha capitalizzato sul momento debole di Sinner e ha conquistato la vittoria.
Nel frattempo, le attenzioni si sono spostate sulla partita tra Djokovic e Ruud, dove statistiche e scommesse vedono il serbo come favorito. La semifinale di Sinner contro Tsitsipas non è stata una prova al massimo delle sue capacità fin dall’inizio. Domani, al posto del tennista italiano, un altro giocatore di spicco prenderà il suo posto sul campo.
Curiosità sul Torneo tennis di Montecarlo e carriera di Stefanos Tsitsipas
Il Torneo di Montecarlo, conosciuto come Rolex Monte-Carlo Masters, rappresenta un evento tennistico di eccezionale prestigio. Fondata nel 1897, la sua storia risplende di antichità. Reggie Doherty, celebre campione di Wimbledon, fu uno dei primi ad affermarsi sulle coste del Mediterraneo.
I campi del Country Club di Roccabruna, situati appena al di fuori del Principato di Monaco, ospitano questo prestigioso torneo, l’unico ATP Masters 1000 organizzato da un club privato. Da quando è entrato nell’era Open nel 1969, Montecarlo ha dimostrato una resilienza e continuità uniche nel suo genere. Tra i vincitori illustri spicca l’italiano Nicola Pietrangeli, coronato principe del tennis monegasco con trionfi nel 1961, 1967 e 1968. Nel 2021, Fabio Fognini ha aggiunto un altro titolo italiano alla storia del torneo.
Stefanos Tsitsipas è nato il 12 agosto 1998 ad Atene. Il suo soprannome, il “Martello Greco di Zeus”, contribuisce a renderlo famoso. Con la potenza dei suoi colpi, ha conquistato dieci titoli ATP, tra cui le prestigiose ATP Finals del 2019 e le edizioni 2021 e 2022 del Master 1000 di Monte Carlo.
Uno dei momenti più significativi della sua carriera è stata la finale raggiunta al Roland Garros nel 2021, dove è diventato il primo tennista greco di entrambi i sessi a ottenere il miglior risultato in un torneo del Grande Slam a livello professionistico. Tsitsipas ha nuovamente raggiunto la finale agli Australian Open del 2023, perdendo contro Novak Đoković, dimostrando così la sua costanza nei tornei più importanti.
Proprio contro Đoković, il suo potenziale avversario in finale, il greco ha giocato partite importanti. Anche a Dubai, è arrivato in finale contro Đoković, dimostrando la sua capacità di competere al più alto livello. Le caratteristiche tecniche di Tsitsipas lo rendono un giocatore molto completo: dotato di grandi qualità atletiche, predilige un gioco d’attacco, spesso finalizzando a rete. Il suo dritto potente gli permette di aprire il campo, mentre la sua prima di servizio è un’arma efficace.