Lo abbiamo visto a LOL 4 e di risate ce ne ha fatte fare a josa. Scopriamo Rocco Tanica, il cinico comico che ne ha dette 4 al programma e ha raccontato cosa accade nei momenti che non vediamo in TV.
Le risate di LOL e il duro allenamento di Rocco Tanica
Diciamoci la verità, è difficile non ridere quando sei rinchiuso con altri comici per 6 ore, ognuno con un’ironia diversa. Lo sa bene Rocco Tanica che è uno dei protagonisti di LOL 4 e si è ritrovato a scontrarsi con mostri sacri come Diego Abatantuono e Lucia Ocone, oltre che con una comicità più giovane come quella di Aurora Leone.
In una sua intervista ha raccontato che in quelle 6 ore c’è spazio per le battute, freddure, ma anche per discorsi placidi e amichevoli in cui il comico si rilassa e perde la concentrazione. Proprio in quei frangenti può scattare il sorriso di chi dimentica le telecamere puntate addosso, facendo partire l’ammonizione (o l’eliminazione).
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Rocco Tanica si è allenato a questo momento con un training duro, ascoltando per due mesi la comedy italiana mentre faceva altro, così da abituarsi alle battute veloci e inaspettate (suo grande debole) e facendo esercizi facciali così da “bloccare” la muscolatura il più possibile.
Il nemico di cui avere paura? Non un comico!
Tra i tanti partecipanti pericolosi a LOL 4, tra cui Giorgio Panariello, quello di cui ha avuto più paura Rocco Tanica è Claudio Santamaria. L’attore, famoso per i suoi ruoli drammatici più che comici, ha sorpreso il pubblico per la sua presenza all’interno del format. Eppure, ha sorpreso.
Rocco Tanica ha spiegato che è stato lui a metterlo più in difficoltà, perché faceva cose totalmente improvvise che lui non riusciva a prevedere. E in questa atmosfera tagliente e tesa come la corda di un violino, Tanica definisce sadico il programma, al pari di Avanti un Altro.
Qual è la similitudine? Il sadismo del pubblico che vuole vedere i concorrenti fare l’opposto di quello che si aspettano (in Avanti un Altro c’è l’ultimo gioco in cui il concorrente deve dare risposte sbagliate per vincere il montepremi) perché è parte integrante della gratificazione. Se tu rispondi sbagliando vinci, se tu non ridi vinci. Insomma, il contrario di quello che ci si aspetta.
E questo sì che è geniale. E anche un po’ sadico!