Chico Forti rientrerà in Italia, nuova dichiarazione di Nordio. Roberta Bruzzone, i motivi per cui lasciò il caso

By Iole Di Cristofalo

Chico Forti rientra in Italia: informazioni ufficiali da Giorgia Meloni e dichiarazioni di Nordio alla Camera

Partiamo subito dalla notizia cerca e ufficiale: Chico Forti tornerà in Italia, lo ha dichiarato Giorgia Meloni da Washington e oggi è stato commentato il risultato raggiunto dal ministro della giustizia Nordio.

La premier ha detto che è stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia che pone fine ai 24 anni di detenzione negli Stati Uniti.

Sul rientro in Italia dell’ex imprenditore trentino il ministro della Giustizia si è espresso con una nota. “È un importante ed atteso traguardo raggiunto grazie all’autorevole impegno in prima persona del Presidente Giorgia Meloni. I miei uffici lavoreranno per ottemperare, nel più breve tempo possibile, a tutti i passaggi tecnici necessari di competenza del Ministero della Giustizia e di cui avevo parlato con l’Attorney general, M.Garland, nella visita a novembre presso il Department of Justice di Washington“.

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Chi è Chico Forti, perché è stato incarcerato senza possibilità di uscita, massima sicurezza

Chico Forti

Nel 2000, Chico Forti è stato condannato per omicidio negli Stati Uniti d’America, nonostante le sue costanti dichiarazioni di innocenza e il sostegno di numerose persone nella sua battaglia per riconquistare la libertà e, almeno, tornare in Italia. Tutto ha inizio il 15 febbraio 1998, quando Dale Pike, figlio di Anthony Pike, proprietario di un hotel ad Ibiza coinvolto negli affari di Chico Forti, viene trovato morto sulla spiaggia di Miami.

La scoperta del corpo denudato suggerisce immediatamente un coinvolgimento omosessuale nell’omicidio o nel presunto suicidio. Accanto al cadavere, viene rinvenuto un visto turistico con il nome “Pike” e “Iberia”. Sorgono dubbi riguardo alla vendita dell’hotel da parte del padre di Dale, Anthony Pike, affetto da demenza. Forti viene ricercato dalla polizia per interrogatorio e viene trovato a Williams Island.

Chico Forti ha costantemente proclamato la sua innocenza, sostenendo di essere vittima di un errore giudiziario. La sua situazione è resa ancora più complessa dal fatto che, al momento dell’arrivo della polizia, sembra essere a conoscenza della morte di Dale. La trama si infittisce ulteriormente quando emerge il coinvolgimento del suo amico tedesco Thomas Knott, un pregiudicato, che nelle prime dichiarazioni viene accusato da Forti di essere l’assassino di Dale Pike.La polizia nel corso di indagini e perquisizioni scoprì anche il coinvolgimento in fordi immobiliari e soprattutto l’acquisto di una pistola calibro 22 e una lexus bianca. La pistola calibro 22 corrispondeva all’arma utilizzata per l’omicidio.

Condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale, Chico Forti è stato rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Miami. Nel corso degli anni, ha ricevuto sostegno da parte di sostenitori, politici e programmi televisivi che hanno condiviso la sua convinzione di innocenza. Ha non solo richiesto una revisione del caso, ma anche il trasferimento in Italia per scontare la sua pena.

La testimonianza di Roberta Bruzzone, criminologa: perché lasciò il caso con l’arrivo dell’avvocato Joe Tacopina

Nel 2012, Chico Forti fu rappresentato legalmente da Ferdinando Imposimato, con l’assistenza della criminologa Roberta Bruzzone. Nel mese di maggio di quell’anno, presentarono un rapporto al Ministro degli Esteri dell’epoca, Giulio Terzi di Sant’Agata. Successivamente, Bruzzone lasciò il caso, motivata sia dalla sua mancanza di accettazione dell’ipotesi di un complotto contro Forti, sia dalle critiche riguardo all’utilizzo delle donazioni destinate a Forti, che venivano spese in divertimenti e vizi. Il nuovo avvocato difensore diventò Joe Tacopina, noto legale di Donald Trump.

Le ultime notizie sul caso Forti, aggiornate al 2024, includono un’intervista rilasciata dall’ex fidanzata di Dale Pike, che accusa direttamente Chico Forti della morte. Inoltre, è stato raggiunto un accordo per il trasferimento di Forti in Italia. Dal 2020, ci sono stati diversi tentativi per organizzare questo trasferimento e per far riaprire il caso.

Questi sviluppi sono stati raccontati direttamente da Roberta Bruzzone, che ha spiegato anche le ragioni del suo distacco dal caso e il suo desiderio di vedere il caso riaperto. In un’intervista per l’AGI, ha dichiarato: “Chico Forti verrà qui come detenuto e non come uomo libero, ma questo rappresenta sicuramente un passo importante; intanto potrà rivedere sua madre e suo fratello”. Bruzzone ha inoltre commentato la sua esperienza lavorativa con Joe Tacopina, sottolineando che i loro obiettivi non sembravano allinearsi completamente: “Io puntavo alla riapertura del caso. Teoricamente anche lui, ma nei fatti i suoi comportamenti non sembravano confermarlo”.

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