Il sindaco di Odessa in carcere
L’ufficio della Procura specializzata anticorruzione ucraina (Sapo) ha dichiarato che i suoi agenti hanno arrestato il sindaco di Odessa, Gennadiy (o Hennadiy) Trukhanov, 58 anni, sindaco dell’importante città ucraina dal 2015. L’uomo è stato incarcerato nel contesto di un’indagine su un caso di corruzione e appropriazione indebita noto come “caso Krayan”. Il sindaco è accusato di essersi appropriato di fondi di bilancio per oltre 92 milioni di grivna ucraina (2,2 milioni di euro).
Il primo cittadino di Odessa avrebbe acquistato nel 2016 una fabbrica in fallimento (l’impianto industriale di Krayan) per 185 milioni di grivna (circa 5 milioni di euro) da una società in qualche maniera collegata a lui che aveva acquistato l’impianto per circa 11,5 milioni di grivna (circa 300.000 euro). Il prezzo era stato gonfiato apposta per impossessarsi del guadagno indebito.
Odessa
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Chi è Trukhanov? Dai Panama Papers ai rapporti con la ‘ndrangheta
Trukhanov, ex-membro del Partito delle Regioni, che era il partito dell’ex Presidente Viktor Yanukovyč, ha fondato un partito piccolo per potere entrare a far parte di Opposition Bloc, uno dei partiti più pro russi sulla scena politica ucraina. L’Opposition Bloc fu fondato nel 2014 da 6 partiti minori che ostacolavano l’Euromaidan, il movimento filoeuropeo che si creò nel 2013 per protestare contro la decisione di non continuare le trattative con l’Unione Europee per un accordo di libero scambio. L’opposition Bloc è stato sciolto tramite sentenza nel giugno 2022.
Dopo l’aggressione su larga scala dell’Ucraina ad ottobre del 2021, nel febbraio del 2022 la posizione di Trukhanov è diventata di totale sostegno allo sforzo bellico ucraino.
I Panama Papers e le ricchezze nascoste di Trukhanov
Nel 2016, i Panama Papers rivelarono che Trukhanov era un cittadino russo, oltreché ucraino, nonostante la legge Ucraina vieti la doppia cittadinanza. Lui negò l’accusa ma nel 2017 annullò il passaporto russo (che di fatto deteneva). Inoltre, avrebbe costruito un impero in Ucraina tramite l’utilizzo di società detenute indirettamente in Paradisi fiscali (British Virgin Islands), e avrebbe un quartiere a Mosca dove risulterebbe residente. Ad aprile, il suo rivale, Eduard Gurwits, ex-primo cittadino di Odessa, affermò che Trukhanov avrebbe tre passaporti stranieri: due russi e uno greco. Le accuse non sono state mai ritirate.
Il Porto di Odessa considerato hub mondiale del contrabbando.
Prima dell’invasione russa, Odessa, il più grande porto ucraino e del Mar Nero, era considerato un hub mondiale del contrabbando. Gli attivisti anticorruzione locali accusano Trukhanov e i suoi presunti soci in affari di aver usato il porto come una loro proprietà privata. Secondo UNODC (United Nations Office on Drids and Crimes) fino al 2021, transitava via acqua parte dell’eroina in arrivo dall’Afghanistan diretta ad Ovest. “Odessa era uno spin off della rotta balcanica“, indicava l’ultimo report dell’agenzia. Tuttavia, poiché la Russia bloccò il Mar Nero all’inizio del conflitto, il suo ruolo come principale hub del traffico di droga e di armi in Europa è diminuito.
Il Porto di Odessa prima della Guerra
I rapporti di Trukhanov con la Mafia
In base al controllo dei grandi quantitativi di stupefacenti che transitavano per il Porto di Odessa, gli investigatori ritengono che Trukhanov abbia rapporti con la ‘ngrangheta. Per sviluppare i suoi affari loschi, il politico ucraino avrebbe aperto società a Milano tramite dei prestanomi. A questo proposito dobbiamo aggiungere che un fascicolo in mano alla polizia italiana nel lontano 1998 aveva già identificato Trukhanov come “membro di una banda mafiosa”.
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