Omicidio Cerciello Rega: le intercettazioni

By Redazione

Mario Cerciello Rega è stato ucciso da due giovani americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort, durante un arresto.

I due sono stati condannati rispettivamente a 24 e 22 anni di carcere.

Ora, dagli atti, emergono alcune chat inquietanti tra i carabinieri che si occuparono dell’arresto dei due statunitensi.

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Le chat

Sono frasi shockanti e assai violente quelle scritte dai carabinieri che quella sera portarono i giovani in caserma.

Gabriel Natale è stato bendato, e i carabinieri in chat dicevano: “Squagliamoli nell’acido, speriamo facciano la fine di Cucchi”.

Una storia di violenza che si ripete. Un segno chiaro che non solo l’uomo non impara mai dai propri errori, ma anche la prova lampante che certi uomini pensano di poter fare giustizia rispondendo alla violenza con altra violenza. In un circolo vizioso di orrori umani.

I carabinieri si suggerivano a vicenda di “chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero“, di “vendicarsi”, di “fargli fare la fine di Cucchi“.

Conversazioni mal tollerate dal Comando generale dei Carabinieri, che prenderà ora provvedimenti disciplinari nei confronti dei militari che hanno scritto quelle chat.

Anche il militare che ha bendato Gabriel Natale Hjorth è a processo, ma a sua difesa dice di aver agito così per “tutelare l’indagato”.

Il nesso tra le due cose, resta ancora totalmente ignoto.

E a riprova del fatto che il bendaggio fu una azione fuori da ogni logica e protocollo, vi è una testimonianza di uno dei carabinieri della caserma, che afferma di non aver mai visto bendare un indagato: “Non avevo mai visto bendare un arrestato, quella è stata la prima volta”, ha riferito il testimone.

Il bendaggio e le motivazioni addotte dalla caserma

“Natale era molto agitato, ho visto Manganaro poggiare un foulard sugli occhi del ragazzo e lui immediatamente si è calmato – ha aggiunto poi il testimone- Nella stanza c’era tanta gente, erano momenti concitati, altri in corridoio cercavano di entrare”.

Poi un altro carabiniere aggiunge: “Dopo una decina di minuti Manganaro ha tolto la benda dagli occhi di Natale Hjorth e lui si era calmato”

Secondo altri, Natale “È stato bendato per non vedere, per sicurezza. Poteva sbattere la testa ovunque”.

Tuttavia, ricordiamo, le chat incriminate non sono riferibili al carabiniere che bendò Natale.

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