Chi è l’assassino di Carol Maltesi, la giovane fatta a pezzi nel milanese?

By Redazione

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, l’assassino di Carol Maltesi, la giovane uccisa e fatta a pezzi, ha confessato. Si tratta del suo vicino di casa, Davide Fontana.

Chi è Davide Fontana

Classe ’79, sui social si presentava come “food blogger”, una delle sue grande passioni.

L’uomo, impiegato in banca, conduceva una vita normale. “Un personaggio kafkiano”, lo hanno definito oggi gli opinionisti di Ore 14. Strano pensare a una persona che di giorno fa l’impiegato e la notte si trasforma in un assassino, dicono i presenti in studio.

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Fontana ha ucciso Carol a martellate, poi l’ha fatta a pezzi e ha messo i resti nel congelatore di casa della ragazza. Dopodiché, per mesi, ha continuato a rispondere ai messaggi su Onlyfans, fingendosi la ragazza.

Un omicidio orripilante, che solo a sentirlo fa rabbirividire.

L’indagine di BsNews

E’ stato grazie alle indagini del sito BsNews condotte dal giornalista investigativo Andrea Tortelli, che si è riusciti a rimettere insieme i pezzi.

Una indagine meticolosa, tanto meticolosa che Milo Infante, alla conduzione di Ore14, si complimenta col professionista: “Lei fa un lavoro che non fa più nessuno: quello del giornalista investigativo, ha detto il presentatore.

Tortelli aveva contattato telefonicamente “Charlotte Angie” (Carol), della quale era riuscito a reperire il numero. Scrivendole su whatsapp, le aveva chiesto se stesse bene, e la risposta era stata: “Io sto bene fortunatamente”. Ma quando il giornalista le chiede di mandare un audio, misteriosamente, i contatti si interrompono.

Tramite il confronto meticoloso della lista dei tatuaggi messa a disposizione dalla procura, analizzando le foto il giornalista non ha più avuto dubbi: la ragazza uccisa era proprio Charlotte, all’anagrafe Carol Maltesi.

Chi era Carol

Carol Maltesi, classe 1996, fino al lockdown del 2020 lavorava come commessa. Mamma di un bimbo di 5 anni, per sbarcare il lunario durante le chiusure imposte dalla pandemia aveva trovato un modo alternativo per guadagnare: iscriversi a OnlyFans.

Onlyfans è un sito su cui è possibile postare contenuti su abbonamento: qualcuno si iscrive al tuo profilo dietro corrispettivo, tu mostri loro contenuti “esclusivi”. Nato in realtà con l’obiettivo di aiutare i piccoli artisti e creatori di contenuti, è presto diventato l’eden dei contenuti soft porno.

Così tantissime ragazze hanno iniziato a postare foto e video hard, in cambio delle iscrizioni a pagamento dei loro ammiratori.

Grazie a Onlyfans, Carol aveva trovato un ingaggio come attrice pornografica.

I contatti con la famiglia

La cosa che più incupisce di questa triste storia è che nessuno avesse denunciato la scomparsa di Carol. Una storia di una profonda solitudine, solitudine che inquietava e rendeva agitata la stessa ragazza, descritta dalla sua vicina di casa come una persona “perennemente agitata“.

La donna infatti racconta: “Carol era sempre nervosa, infatti aveva un tic nervoso che la faceva come tremare sempre. Prendeva tanti caffè. La sua inquietudine traspariva proprio al di fuori. Era tormentata”.

Sul suo bimbo di 5 anni le raccontava: “Vive in Veneto con suo padre. Ma voglio andare a riprendermelo. Voglio andare in Olanda da mio papà”.

Purtroppo ora Carol non potrà più abbracciare il suo piccolo, nè potrà tornare in Olanda dal padre.

Una giovane vita spezzata presto, in un omicidio ancora senza movente, ma quantomeno stavolta, di certo con un colpevole.

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