Arrestati i complici di Messina Denaro, “sei il mio regalo”

By Ana Maria Perez

Gli arresti e le accuse di favoreggiamento

Questa mattina di giovedì 16 marzo del 2023, sono scattate le manette per Emanuele Bonafede e sua moglie, Lorena Ninfa Lanceri, accusati di avere agevolato la latitanza del boss Matteo Messina Denaro. All’alba i Carabinieri del Ros hanno eseguito un mandato di custodia cautelare in carcere e hanno arrestato la coppia a Campobello di Mazara. Avrebbero ospitato il boss per mesi nella loro abitazione e lo avrebbero aiutato a comunicare con l’Associazione. Con i due arresti di oggi sale a sei il bilancio delle persone che sono finite in carcere per favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso.

Chi sono Emanuele Bonafede e Lorena Ninfa Lanceri?

Lui è nipote del boss di Campobello di Mazara, Leonardo Bonafede, e cugino di Andrea Bonafede, che aveva “prestato” la propria identità al capomafia. Lei sarebbe “Diletta“, una delle più strette ammiratrici di Messina Denaro. La coppia avrebbe accolto il boss a pranzo e cena dopo avere controllato l’eventuale presenza delle forze dell’ordine. La telecamera di videosorveglianza ha registrato i loro spostamenti e la loro complicità. Inoltre, in una foto in mano agli investigatori si vede Messina Denaro nel soggiorno della coppia mente fuma un sigaro con un bicchiere di brandy in mano. Nella voto è tagliato il viso del boss, ma si distingue perfettamente. La coppia si era rivolta alle forze dell’ordine quando il boss è stato catturato per denunciare la conoscenza di quello che loro ritenevano fosse “un medico in pensione“. Per adesso la Giustizia non ha creduto alle loro parole.

La profonda stima e il rapporto intenso con il boss

I militari hanno trovato molte tracce del rapporto tra la copia e il boss. A creare stupore sarebbero le dimostrazioni di stima della moglie di Bonafede, che pare nutrisse per Messina Denaro una profonda ammirazione. Gli inquirenti, nelle perquisizioni in casa di Rosalia Messina Denaro hanno raccolto biglietti che non lasciano adito a dubbi interpretativi. Di fatto, il gip conclude nel dispositivo di arresto che “non c’è nessun dubbio sulla centralità della Lanceri nell’assicurare a Messina Denaro il più ampio conforto emotivo e relazionale, oltre a quello logistico e assistenziale“.

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“Il regalo della mia vita sei tu”, e “adoro la tua ironia e la tua intelligenza”

La donna, apparentemente con il nome di fantasia di Diletta avrebbe scritto frasi che dimostrano un profondo affetto nei confronti del capomafia. Tra le altre: “Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti, come se il destino decidesse di farsi perdonare facendomi un regalo in grande stile. Quel regalo sei tu“. E poi, “penso che qualsiasi donna, nell’averti accanto, si senta speciale, ma soprattutto tu riesci a far diventare il nulla gli altri uomini. Con te mi sento protetta, mi fai stare bene, mi fai sorridere con le tue battute e adoro la tua ironia e la tua immensa conoscenza e intelligenza “. La lettera si chiude con le parole “sei un grande anche se non fossi MMD. Tua Diletta”.

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