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Arrestata la sorella di Messina Denaro, gestiva i pizzini

Gli arresti di Rosalia Messina Denaro

Rosalia (detta Rosetta) Messina Denaro è stata arrestata a Castelvetrano dai carabinieri del Ros stamane, 3 marzo del 2023. La donna è accusata di associazione mafiosa. Avrebbe aiutato il boss a contattare Casa Nostra in nome e per conto del fratello mentre lui era latitante. Avrebbe gestito i “pizzini” e fatto da cassiera. Nonostante l’arresto risalga a oggi, la Procura di Palermo aveva già scoperto la complicità della donna nel piano di fuga del capomafia. Avrebbe iniziato a indagare su di lei a dicembre del 2022. Stanti le prime ricostruzioni, il ruolo della donna si complica il 16 dicembre.

Il primo indizio che porta le forze dell’ordine a ritrovare il boss

I militari stavano piazzando delle cimici a casa di Rossetta quando hanno scovato un biglietto nascosto nella gamba cava di una sedia. Riportava informazioni mediche su un malato oncologico. I carabinieri hanno fotografato il biglietto e lo hanno rimesso al proprio posto. In seguito, hanno avviato le indagini per risalire all’uomo che sospettavano fosse il fratello. Seguendo la traccia si sono imbattuti in Bonafede. Tuttavia, una verifica incrociata dei movimenti dell’uomo attraverso il cellulare ha convinto gli inquirenti. Non poteva trattarsi dello stesso uomo che seguiva regolarmente le cure alla clinica della Maddalena. Così si sono imbattuti nel capomafia.

Chi è la sorella di Matteo Messina Denaro?

Rosalia,classe 1955, è la più grande delle quattro sorelle di Matteo Messina Denaro. La donna è sposata con Filippo Guttadauro. Il cognato del boss si trova in carcere dopo avere scontato una pena di 14 anni per associazione mafiosa. Il cognato del boss è considerato un soggetto pericoloso ed è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (UD). Rosetta è madre dell’avvocato di Matteo, Lorenza Guttadauro. Anche l’altro figlio della coppia, Francesco, si trova in carcere; il giovane sta scontando una condanna a 16 anni per lo stesso reato imputato ai genitori. Secondo il dispositivo del Gip, la donna avrebbe aiutato il fratello a sottrarsi alla cattura durante i quasi 30 anni del periodo di latitanza. Inoltre, avrebbe gestito i rapporti con Cosa Nostra in nome e per conto suo.

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I pizzini di Messina Denaro e l’intermediazione con i sodali

L’ordinanza di custodia cautelare fa specifico riferimento ai pizzini che utilizzava Matteo Messina Denaro per comunicare con i suoi sodali. E’ un segno che ancora oggi l’Associazione utilizza questo sistema per organizzare l’attività criminosa. Dopo l’arresto del boss, sono stati trovati molti bigliettini “arrotolati, siglati con il nastro adesivo, spesso veicolati e avvolti in piccoli pacchetti”. Rosalia sarebbe stata una pedina importantissima per consentire al fratello di  “scambiarsi comunicazioni scritte su questioni economiche e strategiche con i suoi “fratelli” appartenenti alla “Cosa”.

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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