In questo momento 130 eurodeputati stanno discutendo in merito a una tassa sugli ultra ricchi in modo da appianare le disuguaglianze. Periodicamente si parla di questa prospettiva, finendo sempre con il rimandare la decisione. Che sia adesso la volta buona?
In cosa consiste la tassa sugli ultra ricchi
La tassa sulla ricchezza è una petizione già firmata da più di 130 eurodeputati il cui scopo è applicare una tassa minima del 15% sulle multinazionali. La proposta è imporre questa imposta anche ai cittadini ultra ricchi su scala internazionale. L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze sociali e utilizzare i soldi provenienti dalle tasse per finanziare i progetti e gli investimenti che permetteranno la transizione ecologica e sociale del pianeta. Quest’ultima dinamica riveste carattere prioritario perciò sarebbe un buon uso utilizzare il denaro degli ultra milionari per migliorare l’assetto eco-sociale dell’intero globo. L’idea è un’imposta dell’ 1,5% sui patrimoni di almeno 50 milioni di euro ma potrebbe salire o diminuire a seconda di ciò che verrà scelto collettivamente dai politici dell’Unione Europea.
Ricchi, ricchissimi ma non pagano tasse
L’idea di adottare una tassazione sugli ultra ricchi è necessaria in quanto al momento esistono poche centinaia di persone che detengono un patrimonio incredibile e che pagano pochissime tasse mentre invece milioni di famiglie meno abbienti ne pagano in proporzione molte di più. Ciò non fa che incrementare il divario, arricchendo chi non ne ha bisogno e impoverendo la stragrande maggioranza dei cittadini. Basti pensare che nel 2018 Elon Musk, uno dei miliardari più conosciuti del mondo e che all’epoca era al secondo posto della classifica dei più ricchi, non ha pagato nemmeno €1 di tasse federali. Ciò non è un’eccezione, esistono moltissimi altri casi simili, Anche in Francia ci sono più di 300 famiglie ricchissime e che sono tassate del 2%, una quota davvero irrisoria rispetto ai loro averi. C’è quindi bisogno di un cambiamento sociale, tutto partirà da questa petizione che al momento è stata firmata da eurodeputati verdi, di sinistra, economisti e Ong internazionali. L’europarlamentare francese Aurore Lalucq e l’economista Gabriel Zucman hanno promosso in lungo e largo questa petizione che è già attuata per le multinazionali ma che ritengono sia fondamentale anche per i ricchi. Si spera quindi che la tassa venga introdotta al più presto e che il tutto confluisca nella transizione ecologica e sociale da molti auspicata negli ultimi anni.
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