Milano, il tiramisù vegano Mascherpa Tiramisun con residui di proteine del latte non dichiarate in etichetta: il ministero della Salute diffonde il richiamo ma una giovane donna allergica, nel frattempo, muore per il violentissimo choc anafilattico.
La ragazza, A.B., allergica fin dalla nascita al latte, ai latticini e ai loro derivati, è rimasta in coma per giorni prima di morire, all’ospedale San Raffaele di Milano, nella notte tra domenica e lunedì scorso. A nulla erano valse le cure dei sanitari. A poche ore di distanza, è stato diffuso il richiamo da parte del ministero della Salute del prodotto che, dai primi accertamenti, risulterebbe essere il primo responsabile della reazione allergica risultata fatale alla giovane donna.
Il tiramisù letale consumato in un locale in sona Brera.
Dalle prime ricostruzioni, sembra che la vittima abbia consumato il tiramisù in un locale, che serve anche piatti vegani, del centro meneghino, in zona Brera, dove si trovava a cena con il fidanzato lo scorso 26 gennaio. Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, dopo aver mangiato solo alcuni cucchiaini del dolce, la ragazza sarebbe svenuta e, in seguito, ricoverata con urgenza da un’ambulanza all’ospedale milanese San Raffaele.
Ai Carabineri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS, ndr), il compito di effettuare tutta una serie di ulteriori analisi per approfondire la questione. Le prime verifiche, però, avrebbero già identificato un primo responsabile nel tiramisù risultato letale. Infatti, tutti i 7 barattolini del dolce, presenti nel locale, sono stati sequestrati e sono stati disposti anche il richiamo ed il ritiro dal mercato del lotto di tiramisù incriminato.
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4 gli indagati dalla procura di Milano. La vittima, allergica anche all’uovo, aveva mangiato la maionese.
La procura di Milano, dal canto suo, ha aperto un indagine per omicidio colposo contro ignoti, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Ha poi disposto l’autopsia sul corpo della giovane vittima per chiarire ogni possibile dubbio sulle cause che ne hanno provocato il decesso.
Successivi accertamenti avrebbero anche evidenziato, nella giovane, un’allergia all’uovo e, dalle verifiche dell’Ats (Agenzia di tutela della Salute), sembra siano state rinvenute tracce di uovo nella maionese prodotta dal locale ed impiegata per condire un panino servito ad A.B. Sarà proprio l’esame autoptico a determinare se anche questo elemento possa essere collegato al decesso della ragazza.
Ma le indagini del commissariato Sempione, coordinate dal pm Luca Gaglio della procura lombarda, avrebbero già assunto un quadro preciso, visto che ci sono 4 persone indagate per i reati individuati.
Sequestro e richiamo alimentare del tiramisù.
Si tratta di un dolce che, in quanto vegano, non dovrebbe contenere alcunché di origine animale. Ma il richiamo parla di un possibile “rischio di presenza di allergeni”. Infatti, si ritiene che il Tiramisun Mascherpa possa non costituire alcun problema, per chi non soffre di allergie specifiche, pur se non conforme alle abitudini alimentari dei consumatori vegani.
Il prodotto, ritirato in via precauzionale con la raccomandazione di non consumarlo, era venduto in barattoli di vetro da 100 gr. con la data di scadenza 23/07/2023, corrispondente anche al lotto di produzione. Si tratta di tiramisù vegano distribuito a marchio “Mascherpa Tiramisun” e prodotto da GLG Srl nello stabilimento di Assago (MI), in via Garibaldi 1.
Chiunque si ritrovi tra le mani un barattolo di “Tiramisun”, con lotto di produzione e data di scadenza corrispondenti al 23/07/2023 e oggetto del richiamo, può riconsegnarlo al venditore, ottenendo il rimborso della spesa.