ll virologo Matteo Bassetti è ritornato a dare la sua opinione in tema alle morti covid, argomento da tempo assai controverso.
Per l’esperto, infatti, è difficile poter distinguere i “morti per covid” dai “morti con covid” e ritorna quindi chiara ancora una volta la lunga diatriba sull’effettiva attendibilità dei numeri dei morti covid.
Quanti muoiono per covid, e quanti muoiono invece per altre malattie, e sono semplicemente positivi al tampone?
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Matteo Bassetti e i dati sui morti per Covid-19: ecco cosa dice l’esperto
“Sul tema dei morti Covid rimango sempre della mia idea: che è molto difficile dire quanti sono i morti reali legati al Covid e credo che fondamentalmente dobbiamo guardare a chi è morto di polmonite da Sars-CoV-2, non a chi muore in ospedale o a casa con un tampone positivo. Finché non faremo questa differenziazione, sarà come dare i numeri al lotto”
Questa non differenziazione, per l’esperto, porta ad una problematica non di poco conto: la cattiva fama dei vaccini.
Sì, perché la gente si interroga così (giustamente) sull’efficacia di questi ultimi, pensando erroneamente che di Covid si muoia lo stesso a distanza di quasi 3 anni dalla pandemia, supponendo per cui che i vaccini siano poco utili.
In realtà non è così perché per l’esperto vengono conteggiati nel calcolo pazienti che sono morti per altre cause contingenti, ma che sono stati registrati tra i morti covid semplicemente perché positivi al tampone. E questo viene da sè che è un discorso totalmente diverso.
Per Bassetti allora diventa fondamentale fare finalmente una differenza.
Bassetti: “Differenziare i positivi dai malati”
Per il direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale di Genova è quindi importante fare le giuste differenziazioni.
«Dovremmo dire quanta gente muore con la polmonite da Covid e quanti sono i vaccinati e i non vaccinati. Secondo me, finché non riusciamo a dire quanti sono realmente morti per causa del virus, non sapremo neanche dire quanti sono i morti vaccinati e non vaccinati“.