Dahmer, Evan Peters sulle difficoltà di intepretare un serial killer: “Ho portato dentro tanta oscurità”

By Redazione

Dahmer è il nuovo thriller a firma Netflix che nelle ultime settimane ha raggiunto l’apice del successo, ed è diventato una delle serie del momento.

La serie narra della vita di Jeffrey Dahmer, noto serial killer cannibale che scosse gli Usa tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90.

Dahmer si macchiò di terrificanti eventi che videro come vittime ben 17 ragazzi, ai quali vennero inferte indicibili torture, stupri e smembramenti.

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Va detto che proprio per la portata assai shockante della serie, i parenti delle vittime non hanno gradito affatto la decisione di riportare a galla un dramma che ha segnato le loro esistenze così fortemente.

Ma se non è stato facile per i parenti delle vittime, non è affatto stato semplice nemmeno per Evan Peters, l’attore che interpreta nel thriller firmato Netflix, i panni dell’efferato assassino.

A raccontarlo è Evan stesso, in una recente intervista per Netflix: l’attore ha rivelato che è stato enormemente difficile per lui “dividere l’oscurità di Dahmer” dalla sua vita privata.

Come è entrato nel ruolo

L’attore ha parlato dei dettagli della sua preparazione: per mesi avrebbe indossato le scarpe, gli occhiali e i jeans di Dahmer.

Si sarebbe anche allenato attaccando dei pesi alle proprie braccia, in modo da riprodurre pedissequamente la camminata ciondolante del serial killer.

In verità. Peters era anche piuttosto combattuto sul se accettare o meno la proposta di Netflix di interpretare il serial killer: aveva infatti paura di non essere in grado di interpretare un personaggio così complesso.

La pericolosa immedesimazione

L’immedesimazione da parte di Evan, dice l’attore, è stata talmente forte che alcune doveva sforzarsi a ricordare la sua vita reale e dell’esistenza della felicità: “Era solo avere quell’obiettivo finale in vista, sapere quando avvolgerlo ed essere in grado di respirare e lasciarlo andare e dire: ‘Okay, ora è il momento di portare gioia e leggerezza e guardare commedie e storie d’amore e tornare a St. Louis e vedere la mia famiglia e amici e guardare Step Brothers’“.

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