Muore sulla A14 perché le si era fermata l’auto. Il racconto della famiglia

By Redazione

Alessia Grimaldi, 23 anni, è morta sulla A14 dopo che la sua auto era rimasta in panne. Il papà racconta di quegli ultimi maledetti minuti della figlia.

“Avevamo fatto controllare la macchina di recente”

Massimo Grimaldi, papaà di Alessia, ricorda la figlia: “Alessia era una bella ragazza solare, un po’ ribelle, rispettosa di tutto e di tutti, molto precisa sul lavoro”

Gli fa eco mamma Daniela, parrucchiera proprio come Alessia, che si stringe nel dolore col marito: “Alessia già da qualche anno era andata a vivere per conto suo, qui vicino a casa nostra. L’altra sera, alla guida della sua 500, che tra l’altro avevamo fatto controllare di recente, aveva anche le gomme nuove, stava andando a Milano Marittima, per raggiungere degli amici. Quando, per cause che non conosciamo, è andata a sbattere contro il guard rail della corsia di sorpasso. La macchina nell’urto si è spenta e nostra figlia non è riuscita a riavviare il motore per potersi spostare da quella corsia. Allora ha chiamato subito il fidanzato per dirgli quanto stava accadendo e il ragazzo le ha detto di uscire immediatamente dalla macchina. Ma non è riuscita a farlo perché è sopraggiunta una automobile che l’ha tamponata violentemente. Nell’impatto nostra figlia è stata sbalzata fuori dall’abitacolo. E per lei non c’è stato più niente da fare. Tutto è accaduto in pochi attimi”.

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Una fatalità atroce, che ora ha strappato via Alessia all’affetto dei suoi cari.

Non sono ancora chiari i motivi dell’incidente, che sono attualmente al vaglio degli agenti di polizia stradale. Plausibile un guasto meccanico al motore.

Alessia, tra il lavoro con mamma e la palestra

Alessia era molto vivace ed attiva, si divideva tra lavoro, amici e palestra. Diplomatasi all’alberghiero, aveva poi preso una specializzazione per lavorare nel negozio di mamma. “Nostra figlia – dicono ancora i genitori – era autentica, aveva un buon carattere. La nostra speranza adesso è quella di trovare un minimo di serenità che sappia colmare questa enorme e dolorosa mancanza”

I messaggi del fidanzato, degli amici e dei parenti

Il fidanzato Michele ha scritto : ” A te che mi facevi ridere, che mi hai capito e sostenuto. A te che mi hai sempre amato. Non ti dimenticherò mai. Non smetterò mai di amarti. Riposa con gli angeli, piccola mia“.

La cugina Giulia scrive: “Ieri te ne se sei andata, una vita insieme cuginetta mia, splendida luce,… E ora come farò senza di te non ci sono parole, spero di riprendermi ma è difficile senza di te se la stella che di notte mi illuminerà per sempre e il sole al mattino, mi illuminerà le mie giornate.

Non ho più parole anzi non ci sono parole ci vediamo presto piccola mia”.

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